Lucky Dance

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Lucky Dance. Danzare in libertà
di Lucky O. // Gruppo Migranti Arcigay Reggio Emilia

Nel 2014 in Nigeria il Senato, con l’approvazione del Presidente Jonathan Goodluck, ha inasprito le leggi contro le persone omosessuali, portando le punizioni a quattordici anni di prigione, additando al popolo come nemici della natura e “antiafricani” chi è gay, lesbica, bisessuale o trans al popolo come nemici della natura e dell’Africa. Questa campagna di odio ha peggiorato le condizioni della comunità LGBTI, legittimando di fatto linciaggi e violente discriminazioni contro una comunità che già prima viveva in penombra, portando chi ne aveva la possibilità a una disperata diaspora verso l’Europa e il Nord America.

Nel mondo l’omosessualità è ancora un reato in 74 paesi; inAfghanistan, Iran, Pakistan, Qatar, Arabia Saudita, Emirati arabi e Yemen è ufficialmente prevista la pena di morte.

Lucky è arrivato in Italia dalla Nigeria nel 2016 come richiedente asilo. Fuggito dalla Nigeria per l’inasprirsi delle persecuzioni contro le persone LGBTI, ha attraversato il deserto, i campi di concentramento della Libia e il Mediterraneo per avere una chance di vita migliore. Ha ottenuto lo status di rifugiato nel 2018 e ora può liberamente ballare le danze tribali con passi tradizionalmente destinati alle donne, cosa che in Nigeria avrebbe significato rischiare in linciaggio.

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