100 voci – Radici di Futuro: Giusi Quarenghi
100 voci
femminile plurale
Radici di futuro
ARSAN
La voce limpida di Giusi Quarenghi, una delle più grandi scrittrici e poetesse italiane, attenta alla voce sorgiva dell’infanzia ma anche al silenzio dei vecchi e al mistero delle scritture antiche. Una conversazione con Monica Morini, tra due donne che abitano parole. Un tela che cuce la lingua carsica delle madri al soffio delle antenate da Anna Achmatova fino a Simone Weil.
Giusi Quarenghi
«Vivo tra Bergamo e una piccola valle di montagna; ascolto, leggo, scrivo, racconto, faccio poesie»: così si presenta Giusi Quarenghi. «Ho seguito gli incontri fatti fino ad ora, ho sentito battere il cuore di una comunità… sistole e diastole, contrai e libera, stringi e rilascia. Grazie alle parole e ai racconti di chi ne fa parte, da sempre o momentaneamente, per anagrafe o per elezione. E la circolazione è viva, vivace, vitale!». Giusi Quarenghi è nata a Sottochiesa, in Val Taleggio, nel 1951 e vive a Bergamo. Ha scritto racconti, filastrocche, storielle, testi di divulgazione, sceneggiature, romanzi; ha rinarrato fiabe e miti; ha riproposto i Salmi ‘per voce di bambino’. Ha pubblicato con Eelle, Coccinella, Bibliografica, Capitello, La Margherita, Panini, Mondadori, Giunti, San Paolo, Nuages. Nel 2006, ha vinto il Premio Andersen come miglior scrittore. Del 1999 è la prima raccolta di poesie Ho incontrato l’inverno (Campanotto); del 2001 è Nota di passaggio (Book); del 2006 Tiramore (Marsilio).
Il progetto Arsan a cura del Teatro dell’Orsa è realizzato con il contributo del Comune di Reggio Emilia. Si inserisce nell’ambito del programma di attività promosse dalle città di Reggio Emilia, Parma e Piacenza e dalla Regione Emilia-Romagna in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.