8 marzo …e poi?

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Le Mafalde Vday è un gruppo teatrale formato da attrici volontarie reggiane non professioniste che hanno deciso di “scendere in campo” per raccontare storie di donne con lo scopo di dire BASTA alla violenza sulle donne.
Tra di noi ci sono lavoratrici, madri, studentesse, ragazze disoccupate e persone anche alla prima esperienza teatrale che vogliono partecipare al progetto Vday per dare, seppur in minima parte, un apporto alla lotta contro la violenza sulle donne che, soprattutto negli ultimi anni, sta mietendo numerose vittime anche nella nostra Provincia.
Cosa facciamo? Cerchiamo di sensibilizzare la popolazione sulla tematica della violenza sulle donne, mettendo in scena uno spettacolo teatrale: “I Monologhi della Vagina”. Questo spettacolo è tratto dal libro di Eve Ensler, una scrittrice e attivista americana, e lo organizziamo da 8 anni in collaborazione con l’Associazione Nondasola di Reggio Emilia, che da anni opera nel territorio della provincia combattendo ogni forma di discriminazione e violenza sulle donne gestendo la Casa delle Donne, il Centro antiviolenza e altri progetti volti anche alla costruzione di forme e luoghi di solidarietà fra donne di diversa provenienza razziale e culturale.
Tutto il ricavato degli spettacoli viene da noi interamente devoluto a questa Associazione.
Questo spettacolo tratta tematiche che variano dalla violenza fisica e psicologica, al sessismo, alla femminilità e sessualità della donna (in chiave non volgare) e allo stalking.

Attraverso questa poesia scritta da Francesco Luglini, il gruppo Le Mafalde immagina la donna, ironizzando anche sugli stereotipi cui siamo abituati. Esiste un giorno in cui la donna è celebrata; in questo giorno le si portano fiori e si scrivono frasi carine su biglietti e social. Ma tutti gli altri giorni che cos’è la donna?
In questa poesia l’essenza delle uniche due cose che dovrebbe essere una donna: chi e cosa vuole.

Francesco Luglini
8 marzo …e poi?

Allora
la questione è : che faremo delle donne
dopo l’8 di marzo?

Tutte in cucina
mandatele a stirare
ad allattare
in permesso premio
fatele truccare
e poi cucinare.

Io penso che
se la rivoluzione è donna
se la libertà è donna
è donna la mente
la filosofia
la sapienza
e l’intelligenza

una donna ci ha partoriti
ci ha nutriti
incolumi

nuvole donne
e donne le stelle

donne le note
le chiavi di casa
le automobili
donne l’alba
la notte e la sera
donne le correnti mobili
dell’atmosfera

sono donne che partoriscono
sillabe e contraddizioni
ragazze troppo giovani
bambine con le mestruazioni
la vita
e la morte
donne che si affacciano a finestre
che spalancano porte

donne anche loro
donne le pietre
e l’acqua

donne strane che guidano
l’autobus
e il treno
donne che suonano
voci e strumenti
donne che amano
sentimenti
ma non sentimentali
donne che sulle spalle
hanno ceste di grano
e grandi ali

donne che scoprono qualcosa
donne che non puoi comprare
con un pugno o
una rosa

donne che sparano
che difendono
la libertà
a prezzo di semplice sangue

donne colpevoli
ragazzine innocenti
che abbattono i muri
soltanto appoggiandovisi

donne che si sprecano
quelle che si buttano via
quelle che conoscono soltanto
il volto freddo della periferia

donna puttana
coda di rondine

la tempesta
è una donna che tiene più alta la testa

e mai ho guardato a te
giudicandoti perduta
nel tuo candore

mai ho raccolto per te
camomille e more

donne
eterno rancore
la lettera maiuscola e l’informazione

donne che dicono

siamo qui
sotto ogni costellazione
pazienza e ispirazione

siamo qui per restare
nei pomeriggi assolati
dei progetti irrealizzati

donne sono infine l’estasi e
e la
conclusione.

 

Cos’è il movimento del V-DAY
ll V-Day è una risposta organizzata contro la violenza verso le donne.
Il V-Day è una visione: vediamo un mondo dove le donne vivono tranquillamente e liberamente.
Il V-Day ha una pretesa: lo stupro, l’incesto, le percosse, le mutilazioni genitali e la schiavitù sessuale devono finire. Ora.
Il V-Day è una convinzione: crediamo che le donne dovrebbero trascorrere la loro vita creando e prosperando, non cercando di sopravvivere e di riprendersi dopo terribili atrocità.
Il V-Day è un catalizzatore: con la raccolta di fondi e la sensibilizzazione si unificano e rafforzano gli sforzi delle associazioni contro la violenza esistenti. Si attiva su larga scala un’opera di consapevolezza, che getta le basi per nuovi sforzi educativi, di protezione e legislativi in tutto il mondo.
Il V-Day è un andare avanti: lavoreremo finché sarà necessario. Non ci fermeremo fino a quando la violenza sarà finita.
Il V-Day è un giorno: noi proclamiamo il giorno di San Valentino come V-Day per celebrare le donne e porre fine alla violenza. Il V-day è un fiero, libero, inarrestabile movimento ed una comunità.

Come è iniziato il V-day
Nel 1994, con la sua commedia “I monologhi della vagina”, la drammaturga e attivista Eve Ensler ha offerto al mondo un’idea di arte che nessuno aveva mai visto prima. Basato su decine di interviste condotte dalla Ensler con le donne, il testo affronta il tema della sessualità femminile e lo stigma sociale che circonda lo stupro e gli abusi, creando una nuova conversazione su e con le donne.“I monologhi della vagina” andrà in scena per 5 anni a New York, poi comincio a girare gli Stati Uniti. Dopo ogni performance, Eve Ensler trovava fuori dal suo camerino donne in attesa di condividere le proprie storie di sopravvivenza quotidiana. Questo la portò a vedere come “I monologhi della vagina” fosse più di un’opera d’arte sulla violenza; le fece intuire che le performances avrebbero potuto diventare un modo per indurre le persone ad agire e a porre fine alla violenza. Il giorno di San Valentino, nel 1998, Eve, insieme ad un gruppo di donne, fondò a New York il movimento V-Day.
La missione del V-Day è semplice: esigere che la violenza contro le donne e le ragazze finisca.
Per fare questo ogni anno, da febbraio ad aprile, Eve cede in forma gratuita il proprio testo a gruppi di tutto il mondo perché lo mettano in scena e utilizzino i proventi per finanziare progetti locali che abbiano come scopo la fine alla violenza contro donne e ragazze; per aiutare associazioni che si occupano di donne maltrattate, case rifugio e centri antiviolenza. Quello che era iniziato come singolo evento New York nel 1998, oggi conta oltre 5820 V-day di ogni anno.

Chi cosa e come
Il V-Day è un movimento globale di attivisti dedicato alla sensibilizzazione alla raccolta fondi per fermare la violenza contro donne e ragazzi tra cui lo stupro, le percosse, l’incesto, la mutilazione genitale femminile, la schiavitù sessuale.
il V-Day crea dialogo e rompe i tabù intorno alla violenza contro le donne e le ragazze attraverso migliaia di eventi in oltre 140 paesi. Ispira gli attivisti che già stanno lavorando per creare un modo in cui le donne e le ragazze siano nutrite protette. Crea nuove opportunità e risorse per le donne e le ragazze. Il V-Day sostiene gli attivisti locali nella produzione di spettacoli di beneficenza cedendo i diritti delle opere di Eve Ensler in modo che una più ampia parte dei proventi possa essere investita nelle attività antiviolenza locali.
Incoraggia gli eventi V-Day in tutto il mondo e, attraverso i “monologhi Spotlight” tiene alta l’attenzione sul situazioni particolarmente eclatanti di abuso contro le donne, al fine di focalizzare l’attenzione mondiale sui luoghi spesso dimenticati dai media maggiori. Dirige una parte dei fondi raccolti dai gruppi V-Day locali verso gruppi esistenti o nuovi progetti in zone del mondo in cui la violenza più radicate più difficile da debellare. Coinvolge artisti, aziende, fondazioni governative e altri movimenti sociali per ampliare le risorse umane e finanziarie dedicate a porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze.

Quattro credenze di fondo
Il lavoro del V-Day si fonda su quattro su credenze di fondo:
– L’arte è il potere di trasformare il pensiero ispirare le persone ad agire.
– Il vero cambiamento sociale e culturale si sviluppa da persone comuni che fanno cose straordinarie.
– Le donne locali stanno meglio di chiunque altro cosa necessario il loro comunità e possono diventare leader inarrestabili.
– Bisogna guardare all’incontro di razza, classe genere per capire la violenza contro le donne.

Sito ufficiale
http:// www.vday.org

 

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