Javier Girotto_Aria di tango e di jazz

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Abbiamo incontrato Javier Girotto, musicista argentino, ai Chiostri di San Pietro prima del concerto Tango nuevo Revisited che ha aperto la 25ª edizione del Festival Mundus, la rassegna regionale di musica dal mondo a cura di ATER Fondazione all’interno del RESTATE2020 e in collaborazione con Palazzo Magnani.
Con Girotto suonano Gianni Iorio al bandoneon e Alesandro Gwis al pianoforte.

D: Qualcosa ha fatto incontrare il tango del tuo connazionale Astor Piazzolla con il jazz dello statunitense Gerry Mullingan più di quarant’anni fa. Questo qualcosa ci parla ancora, grazie alla magia della vostra rivisitazione.

 

D: Come hai trascorso il “lockdown”, la mancanza di uscite/incontri/spettacolo dal vivo/contatti personali e che cosa ti viene in mente se, per contrasto, ora parliamo di “Aria”, come aria nuova, come aria di libertà e in molte altre accezioni?

Javier Edgardo Girotto nasce a Cordoba il 17 aprile del 1965. Si avvicina alla musica grazie al nonno materno A.L.Caroli, direttore di banda, suonando prima il rullante, poi il clarinetto piccolo in Mi bemolle, nella Infanto Juvenil de Cordoba e nella banda di Villa del Rosario, per poi passare a quello in Si bemolle. Il passaggio, per un clarinettista, al saxofono è naturale. Scelto il sax contralto, a Cordoba forma i suoi primi gruppi di ispirazione jazzistica, dedicandosi anche alla musica commerciale dei cosiddetti “Cuartetos”. A sedici anni intraprende gli studi classici, iscrivendosi al Conservatorio Provincial De Cordoba e non esistendo la cattedra di sassofono, si iscrive ai corsi di clarinetto e flauto raggiungendo il compimento medio in entrambi gli strumenti. A 19 anni vince una borsa di studio del Berklee College of Music e gli si spalancano finalmente le porte del mondo del jazz. Resta nella prestigiosa scuola bostoniana per quattro anni, diplomandosi in Professional Music “magna cum Laude”.
L’avventura italiana di Javier Girotto inizia a 25 anni, per curare alcuni affari della sua famiglia, di origini pugliesi (il tramite della cittadinanza italiana) decidendo in breve tempo, di iniziare in questa nazione la sua carriera professionale. Anche in Italia alterna la collaborazione con gruppi di musica commerciale, latina, con la formazione di diversi gruppi jazz, con cui comincia la sua indefessa attività di compositore e arrangiatore. Tra gli altri, citiamo il gruppo per il quale i sax soprano e baritono di Girotto sono maggiormente conosciuti, Aires Tango, con Alessandro Gwis al pianoforte, Marco Siniscalco al basso e Michele Rabbia alla batteria e percussioni con cui incide 10 dischi in 15 anni di attività.
Numerosissime sono le collaborazioni e i progetti di Girotto. Solo per citarne alcuni: Daniele Di Bonaventura, Luciano Biondini ONJ – l’Orchestre National du Jazz di Parigi, Natalio Mangalavite, Peppe Servillo, Fausto Mesolella, Enrico Rava Ares Tavolazzi, Fabrizio Sferra, Luigi Giannatempo, Paolo Silvestri, PMJO – Parco della Musica Jazz Orchestra – Auditorium di Roma, Gary Burton, Marcelo Nisinman, Paolo Silvestri, orchestra sinfonica di San Marino, orchestra Filarmonica Marchigiana, orchestra della Magna Grecia di Taranto, orchestra regionale di Roma e del Lazio, Fabrizio Bosso, Atem Saxophon Quartet, Michele Campanella, Ralph Towner e molti altri.

Nel 2011 inizia la propria avventura discografica inaugurando la “JG records” e dal 2009 al 2011 è stato insegnante nella cattedra jazz del Conservatorio Santa Cecilia di Roma; ha tenuto innumerevoli seminari nei Conservatori di Pesaro, Lecce, Salerno, Como, Torino, Lima (Perù), Cordoba (Argentina) e nelle varie scuole di musica di tutta Italia e del mondo.
Nel 2017-18 soffre di disturbi alla mano sinistra (distonia focale del musicista), per fortuna risolto.

About Javier Girotto

Intervista di Chiara Piacentini

_Tanta altra Musica

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