Giorgio Teggi_È l’ora d’aria

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Tornare all’aria significa dimenticare il confinamento, pur necessario, che ci ha impedito l’uso libero degli spazi pubblici.
Non abbiamo fatto in tempo ad abituarci ai parchi come spazi off-limits e, dunque, non ci siamo sentiti liberati alla loro riapertura. Nemmeno il confinamento in casa è stato troppo doloroso per chi era sano e in una casa.. e più di un computer l’aveva.
Tornare all’aria può rappresentare la presa di coscienza del carattere libero, aperto e ibrido dello spazio pubblico.
Tornare all’aria con la rinnovata coscienza che vivere lo spazio urbano è abitare in-beetween, perché la città è di tutti e le azioni possibili non sono approvate a maggioranza, ma soggiacciono alle sole regole della convivenza civile e del rispetto reciproco. La città non è fatta di linee nette e zone e lo spazio pubblico è una soglia dalla quale si può guardare ed essere guardati.

Praticare la cultura della soglia, cioè l’annullamento della linea netta, grado zero del pensiero progettuale, pretenderne il diritto da parte di cittadini, architetti, amministratori e artisti, richiede, tuttavia, un comune salto culturale. Il diritto alla soglia, che è diritto di esserci senza confini, è subordinato alla presenza nell’operare di ognuno di alcuni ingredienti: la passione, l’autenticità, la coscienza della parzialità come valore di passaggio su questa terra per ognuno di noi.

Esserci come artisti che mostrano percezioni, come architetti che producono visioni e modificazioni possibili, come amministratori che le sappiano cogliere per il bene comune.

Esserci nell’aria, in mezzo alla gente, come rabdomanti che ricercano segni e sanno rivelare epifanie in luoghi non visti, mai percepiti anche se frequentati e calpestati ogni giorno.

L’architettura dell’aria – della soglia – che sappia trasmettere memoria e proporre sorpresa.

È l’ora d’aria, dunque, in cui si gioca la sfida del disegno del vuoto; sfida da giocare in modo intensivo e diffuso anche nelle zone dove la distrazione e la disattenzione hanno dato forma alla città anonima che non ha cuore né senso; per riprendere il filo della cultura urbana che è cultura di spazi aperti, vivi e vividi.

Arch. Giorgio Teggi – L’architettura dell’aria
Vicepresidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori di Reggio Emilia.

Elaborati grafici tratti dalla tesi di Diploma Accademico di I livello, IAAD – Bologna Interior Design di Anna Gori. Relatore G. Teggi

Architettura & Design è una rubrica curata dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori di Reggio Emilia. 

RIGENERA è il Festival dell’Architettura contemporanea che si terrà a Reggio Emilia per pensare alla città di domani più densa, versatile, bella, creativa, circolare, per le persone.
Il Festival dell’Architettura è un progetto dell’Ordine degli Architetti PPC di Reggio Emilia promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Vincitore del bando “Festival dell’Architettura”.

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