Playlist della nonna #1_Poesia
Playlist della nonna Poesia
di Chiara Piacentini
La nonna non parla quasi più. La famosa memoria a breve termine se n’è andata da un pezzo. E’ rimasta, incredibilmente intatta, o almeno così pare, quella a lungo termine. La nonna ricorda, sollecitata, la sua gioventù, il matrimonio, i figli piccoli, ma non c’è verso di farle ricordare i nomi dei nipotini.
Sorride, sa che sono “di famiglia”, si intenerisce, ma niente.
Ridendo, a tavola, abbiamo iniziato a declamare vecchie poesie, così per scherzo, senza googlare e wikipediare, ognuno citando brandelli di versi noti.
Ma la nonna ci ha battuto tutti. Si ricorda perfettamente le poesie che ha imparato da piccola, o che ha insegnato ai suoi studenti. Quelle rime baciate e i buoni sentimenti che hanno plasmato, forse, un po’, la sua generazione e che oggi ci fanno un po’ ridere. E quelle parole eterne che, se le ascolti, parlano anche a te.
“Quando un anziano ha qualche cosa da dire, da insegnare, da ricordare, è un momento magico – scrive Maria Rosaria Coppola, animatrice in Casa Protetta – La persona ci ha elargito un dono, quello del sapere, della conoscenza: i nostri anziani ci elargiscono continuamente doni in modo profondo e lo fanno grazie a un’intensa, rilassante, intima e libera generosità, che il più delle volte non è intenzionale e neppure personale, ma che semplicemente fluisce indisturbata. Spesso il ”riscatto” di sé, dalle problematiche che l’invecchiamento passa attraverso questi piccoli momenti di assoluta poesia. L’arte del ricordo delle proprie competenze, della propria cultura e della propria storia fa bene all’anima e riconcilia con se stessi e con la paura di sentire compromessa la propria identità.”
E allora passiamo il pomeriggio con la nonna a citare i poeti: i giovani a sbirciare sul cellulare, a controllare e a darle l’imbeccata, e la nonna “a macchinetta” che ricorda e declama.
E un po’ si commuove.
E anche noi.
1) Cinque maggio, Alessandro Manzoni
Ei fu, siccome immobile, dato il mortal sospiro
Lettura di Vittorio Gassman
2) L’infinito, Giacomo Leopardi
Sempre caro mi fu quest’ermo colle
Lettura di ventidue protagonisti della musica d’autore italiana. Un capolavoro Rai e Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, per celebrare i duecento anni della poesia.
3) Meriggiare pallido e assorto, Eugenio Montale
Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d’orto
Lettura di Eugenio Montale
4) A Zacinto, Ugo Foscolo
Né mai più toccherò le sacre sponde ove il mio corpo fanciulletto giacque
Lettura di Luigi M. Corsanico
5) Pianto antico, Giosuè Carducci
L’albero a cui tendevi la pargoletta mano
Lettura di Arnoldo Foà
6) San Martino, Giosuè Carducci
La nebbia agl’irti colli piovigginando sale
Lettura di Nando Gazzolo
7) I Pastori, Gabriele D’Annunzio
Settembre, andiamo, è tempo di migrare
Lettura di Pietro A. Miller
8) X agosto, Giovanni Pascoli
San Lorenzo. Io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade
Lettura di Alberto Lupo
9) A mia madre, Edmondo de Amicis
Non sempre il tempo la beltà cancella
10) Canto XXXIII della Divina commedia, Dante Alighieri
Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura
Lettura di Roberto Benigni per Dantedì 2020
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