Marina Caneve_The Shape of Water Vanishes in Water

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Nel capitolo V di The Shape of Water Vanishes in Water Taco Hidde Bakker scrive “Il nostro futuro ha un aspetto minaccioso. Dunque, come sempre, riponiamo fiducia e speranza nelle nuove generazioni. Diventeranno così intelligenti da risolvere i nostri problemi. Tecno-ottimismo. Ma forse stavolta non c’è più nulla da risolvere. Dovremmo forse, invece, mutare le nostre abitudini? Raccontare storie diverse, sulla forza della natura, sull’ambigua relazione con la nostra unica (per ora) Terra e sull’idea che abbiamo di essa?” La mia riflessione su questo momento storico parte da un chiaro riferimento all’adolescenza intesa come fase della vita non tanto caratterizzata da fragilità fisica quanto piuttosto da ricerca emotiva di un equilibrio nelle relazioni personali e nel nostro rapporto con il mondo esterno dove si intrecciano natura e cultura, dove eventi come quello corrente nascono e si espandono. “Come rapportarci con Gaia d’ora in avanti – questo è il problema.”

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Marina Caneve (Belluno, 1988) è una fotografa che sperimenta l’utilizzo della fotografia come strumento di osservazione autonomo all’interno di un processo di ricerca interdisciplinare. Dal 2019 insegna al Master IUAV in Photography. Il lavoro di Caneve è stato esposto in istituzioni quali Museo Nazionale della Montagna, Fotohof, Cortona On The Move, Fondazione Francesco Fabbri, MAR Ravenna, Mattatoio Roma, Matéria, Fotografia Europea Reggio Emilia, Fondazione Bevilacqua la Masa, La Biennale di Venezia, Melkweg Expo, Museo San Rocco, Alt.+1000, Fondazione Benetton, Museo Pino Pascali. Il suo lavoro fa parte di collezioni pubbliche e private.
Con il progetto “Are they Rocks or Clouds?” ha vinto Premio Giovane Fotografia Italiana a Fotografia Europea – Reggio Emilia (2018) e il Photobook Dummy Award a Cortona On The Move (2018). Il libro è stato pubblicato da Fw:books e OTM (2019) con testi di Taco Hidde Bakker (scrittore e critico), Emiliano Oddone (geologo) e Annibale Salsa (antropologo).
È tra i vincitori del bando Atlante Architettura Italiana promosso dal MUFOCO e dal MiBAC (2019). Nello stesso anno è tra i selezionati del bando iAlp promosso dal Museo Nazionale della Montagna (Torino), per cui ha realizzato un progetto inedito che è entrato a far parte della collezione del Museo. Nel 2018 è stata invitata a prendere parte alla residenza d’artista Docking Station (Amsterdam) per sviluppare “Bridges are Beautiful”, una ricerca ancora in corso sulla libertà di movimento in Europa. Nello stesso anno le è stato commissionato un progetto per la nona edizione di Cavallino Treporti Fotografia. Il progetto, con un testo in sei brevi capitoli di Taco Hidde Bakker, è stato pubblicato nel catalogo “The Shape of Water Vanishes in Water”, A+Mbookstore edizioni (2018).
È co-founder di CALAMITA/À (2013-ongoing), una piattaforma di ricerca che pone la sua attenzione sui temi delle catastrofi, i grossi cambiamenti, la memoria e la politica. CALAMITA/Á è nato per indagare la catastrofe del Vajont (1963) e coinvolge un gruppo di autori internazionali i cui lavori sono raccolti nella pubblicazione The Walking Mountain, CALAMITA/Á (2016). Nel 2018, insieme a Gianpaolo Arena e a Vulcano, ha fondato Osservatorio Cortina 2021.

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