Icarus Ensemble_Songbook

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Libertà della musica, musica della libertà

La libertà dei linguaggi e delle scritture è sempre stata al centro della Biennale di Venezia, festival delle arti di importanza planetaria. Novità, cambi di rotta, trasgressioni o restaurazioni, tecnologie di ultimissima generazione, spaccati sul futuro e sul passato, interazione tra le arti e tra le culture del pianeta.

Questo e altro è la Biennale, vetrina internazionale che raccoglie le creazioni più importanti nel campo della musica, del teatro, della danza, dell’architettura, delle arti visive. L’odore di libertà e creatività che si respira è unico.

Abbiamo partecipato a tre diverse edizioni, 2006, 2010, e 2019 invitati dagli ultimi tre direttori artistici del settore musica. Nell’ultima edizione abbiamo eseguito Songbook per quartetto rock e ensemble di Tovel (aka Matteo Franceschini), compositore italiano ma residente a Parigi, cui è stato assegnato il Leone d’argento.

Questi video raccontano un po’ la storia delle nostre ultime due Biennali (anche se le riprese del trailer di Songbook si riferiscono alla replica reggiana al festival Aperto).

 

Non sappiamo cosa succederà di questo gioiello dopo la pandemia, l’edizione 2020 è a rischio. Ci fa però piacere che il sito della Biennale della Musica 2020 abbia come foto di sfondo l’Icarus Ensemble (nell’occasione unito all’ensemble Cantus di Zagabria) che esegue Songbook.

Si ringrazia la Collezione Maramotti per la foto di copertina realizzata all’interno della Spazio Icarus

 

_Tanta altra Musica
Libertà della musica, musica della libertà

La libertà dei linguaggi e delle scritture è sempre stata al centro della Biennale di Venezia, festival delle arti di importanza planetaria. Novità, cambi di rotta, trasgressioni o restaurazioni, tecnologie di ultimissima generazione, spaccati sul futuro e sul passato, interazione tra le arti e tra le culture del pianeta.

Questo e altro è la Biennale, vetrina internazionale che raccoglie le creazioni più importanti nel campo della musica, del teatro, della danza, dell’architettura, delle arti visive. L’odore di libertà e creatività che si respira è unico.Libertà della musica, musica della libertà

La libertà dei linguaggi e delle scritture è sempre stata al centro della Biennale di Venezia, festival delle arti di importanza planetaria. Novità, cambi di rotta, trasgressioni o restaurazioni, tecnologie di ultimissima generazione, spaccati sul futuro e sul passato, interazione tra le arti e tra le culture del pianeta.

Questo e altro è la Biennale, vetrina internazionale che raccoglie le creazioni più importanti nel campo della musica, del teatro, della danza, dell’architettura, delle arti visive. L’odore di libertà e creatività che si respira è unico.Libertà della musica, musica della libertà

La libertà dei linguaggi e delle scritture è sempre stata al centro della Biennale di Venezia, festival delle arti di importanza planetaria. Novità, cambi di rotta, trasgressioni o restaurazioni, tecnologie di ultimissima generazione, spaccati sul futuro e sul passato, interazione tra le arti e tra le culture del pianeta.

Questo e altro è la Biennale, vetrina internazionale che raccoglie le creazioni più importanti nel campo della musica, del teatro, della danza, dell’architettura, delle arti visive. L’odore di libertà e creatività che si respira è unico.Libertà della musica, musica della libertà

La libertà dei linguaggi e delle scritture è sempre stata al centro della Biennale di Venezia, festival delle arti di importanza planetaria. Novità, cambi di rotta, trasgressioni o restaurazioni, tecnologie di ultimissima generazione, spaccati sul futuro e sul passato, interazione tra le arti e tra le culture del pianeta.

Questo e altro è la Biennale, vetrina internazionale che raccoglie le creazioni più importanti nel campo della musica, del teatro, della danza, dell’architettura, delle arti visive. L’odore di libertà e creatività che si respira è unico.

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