Intervista a Massimo Carlotto

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Video-intervista di Giulio Saltarelli allo scrittore Massimo Carlotto, considerato il massimo esponente italiano del «noir mediterraneo». Carlotto ci parla dei suoi personaggi, i “nascosti”, gli esclusi dalla società che non vogliono rientrarvi, e di quella che sarà la narrativa del dopo-emergenza nel nostro mondo sempre più complesso.

Si ringraziano la Libreria All’Arco e Giulio Saltarelli per averci permesso di condividere la loro interessante iniziativa mettendo a disposizione le interviste anche su Youtube appositamente per la redazione Eventi a Casa tua.

Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956. Coinvolto diciannovenne in una complicata ed estenuante vicenda giudiziaria che, dopo un’alternanza di assoluzioni e condanne, si conclude con la grazia, esordisce nel 1995 con il romanzo Il fuggiasco, dove racconta la sua vicenda e i complicati anni della latitanza. L’anno successivo pubblica La verità dell’Alligatore, dando così vita al suo personaggio più famoso, Marco Buratti, alias l’Alligatore, un investigatore con un passato da detenuto e la passione per il blues e per il calvados; lo affianca Beniamino Rossini, attempato contrabbandiere appartenente alla vecchia guardia dei criminali, quelli che ancora conservano un codice etico e un personale senso di giustizia, insieme ad altri personaggi malinconici e marginali, tra atmosfere hard boiled e disillusioni da noir francese. All’Alligatore Carlotto dedicherà otto libri: Il mistero di Mangiabarche (1997), Nessuna cortesia all’uscita (2000), Il maestro di nodi (2002), Dimmi che non vuoi morire (2007), L’amore del bandito (2009), La banda degli amanti (2015), Per tutto l’oro del mondo (2015), Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane (2017). Tra le altre numerose opere dell’autore, Arrivederci amore, ciao( 2001), L’oscura immensità della morte (2004), Nordest (2005, a quattro mani con Marco Videtta), La terra della mia anima (2006), Mi fido di te (2007, a quattro mani con Francesco Abate), Cristiani di Allah (2008) e Perdas de Fogu (a più mani con i Mama Sabot), Alla fine di un giorno noioso (2011), Respiro corto (2012), Cocaina (2013, con Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo), la serie Le VendicatriciKseniaEvaSaraLuz (2013, con Marco Videtta), Il mondo non mi deve nulla (2014), Il Turista (2016), Sbirre (2018, con Giancarlo De Cataldo e Maurizio De Giovanni). Sono stati pubblicati anche fumetti con testi di Carlotto e disegni di autori tra i più noti nel panorama fumettistico italiano: L’ultimo treno (2004, Carlotto/Palumbo), Arrivederci amore ciao (2005, Carlotto/Crovi/Mutti), Dimmi che non vuoi morire (2007, Carlotto/Igort), Tomka, il gitano di Guernica (2007, Carlotto/Palumbo). Dai suoi libri sono stati inoltre tratti i film Il fuggiasco di Andrea Manni (2003) e Arrivederci amore, ciao di Michele Soavi (2005).

È anche autore teatrale, sceneggiatore e collabora con quotidiani, riviste e musicisti.

Considerato il massimo esponente italiano del «noir mediterraneo», Carlotto, che nei suoi libri non trascura la passione civile e la denuncia dei mali e dei lati oscuri della nostra società, ha pubblicato da poco il suo nuovo romanzo, La signora del martedì: un noir anomalo, un romanzo “circolare” che fa incrociare le vite di personaggi borderline definiti dall’autore i “nascosti”, quelli che la società ha escluso ma che non vogliono rientrarvi, emarginati – come è scritto in una nota della casa editrice e/o – “per essere stati quello che sono e non quello che gli altri vorrebbero che fossero”.

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