Luc – Il romanzo – Generazioni – 2024

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Concluso
10
Gen

Capolavori della letteratura mondiale contemporanea: Generazioni

Ciclo di incontri, a cura di Angela Albanese, Unimore
con Francesca Lorandini, Franco Nasi, Andrea Ragusa, Gino Ruozzi, Alessandra Sarchi

Il ciclo sul romanzo “Capolavori della letteratura mondiale contemporanea” affronta quest’anno il tema Generazioni, nella sua accezione più ampia. I relatori e le relatrici attraverseranno opere e autori della nostra contemporaneità che esplorano il tema delle generazioni non solo attraverso l’analisi delle dinamiche che caratterizzano il rapporto tradizionale tra genitori e figli, ma anche indagando le sfumature dei legami tra generazioni di scrittori. In questa vasta cornice letteraria, si trovano opere che affrontano il conflitto e la connessione tra le diverse epoche, riflettendo le sfide, le aspettative e le trasformazioni che definiscono ciascuna generazione. I protagonisti spesso incarnano le tensioni e le contraddizioni di un’epoca specifica, fornendo un’analisi profonda delle esperienze umane attraverso il filtro delle generazioni. Allo stesso modo, alcuni romanzi contemporanei riflettono sulle influenze letterarie tra diverse generazioni di scrittori.

Mercoledì 10 gennaio 2024 ore 17,30, Unimore

Franco Nasi
Chi porta la luce? Dissonanze generazionali nella narrativa di Cormac McCarthy

Il rapporto fra generazioni, spesso conflittuale, è uno dei temi che ritornano continuamente nella produzione narrativa e teatrale di Cormac McCarthy, da Non è un paese per vecchi, a Oltre il confine, a Stonemason fino a The Road, potente parabola biblica di un mondo grigio e un’umanità disanimata, in cui tuttavia i figli possono ancora insegnare qualcosa al cinismo disilluso dei grandi e farsi portatori di luce.

Mercoledì 17 gennaio 2024 ore 17,30, Unimore

Andrea Ragusa
L’anno della morte di Ricardo Reis e il moto violento delle generazioni

Della data di morte di Ricardo Reis, medico e poeta immaginario annoverato tra i propri “eteronimi” (o “altri da sé”), Fernando Pessoa non lasciò alcuna indicazione. In questo iato si è inserito Jose Saramago, con il suo romanzo O ano da morte de Ricardo Reis (1984), in cui la “vita” del protagonista si protrae per alcuni mesi dopo la morte del suo creatore (30 novembre 1935), permettendo allo stesso Reis di “vedere” gli avvenimenti del 1936, anno cruciale per i destini dell’Europa. La vicenda di Reis, che Pessoa presenta come un epicureo cantore dell’immobilità e dell’inazione, è osservata in una prospettiva storico-critica, dal punto di vista di Saramago, in quanto scrittore impegnato e politicamente attivo. Il romanzo si può certamente leggere come “omaggio” a Pessoa e alla sua genealogia di poeti fittizi, ma soprattutto come dialogo, o persino “scontro” ideale, tra generazioni di scrittori (e cittadini) essenzialmente diverse, poiché mosse da istanze spesso opposte o portatrici di modi profondamente divergenti di osservare lo spettacolo del mondo.

Mercoledì 24 gennaio 2024 ore 17,30, Unimore

Francesca Lorandini
Annie Ernaux, Gli anni

Ne Gli anni Annie Ernaux (Premio Nobel per la Letteratura 2022) parte dalle descrizione delle fotografie della sua famiglia e allarga progressivamente il punto di vista fino ad ottenere un’istantanea generazionale in cui dimensione pubblica e privata si fondono nel ‘noi’ narrante: titoli di canzoni e di romanzi, programmi televisivi, immagini cinematografiche si susseguono per ricostruire una memoria e un’identità collettive. I segni dei cambiamenti, dei nuovi ideali e delle nuove contraddizioni, sono cercati nella lingua, nelle parole d’ordine che vengono imposte, anno dopo anno, dalla stampa, dalla televisione, dalla pubblicità. Il lettore vede riemergere i segni indelebili lasciati dall’infanzia, osserva la potenza delle costrizioni sociali della vita in provincia, ragiona sul passare del tempo storico e del tempo individuale, e cerca a sua volta di cogliere ciò che rimane della molteplicità di oggetti, dettagli, ricordi che si accumula in ogni esistenza. Perché è questo che da sempre Annie Ernaux vuole fare con la sua autobiografia impersonale: condensare sulla pagina la mutazione storica e sociale, cercare nella propria esperienza un elemento sovrapersonale che le permetta di costruire un racconto collettivo, una «autosociobiografia».

Mercoledì 31 gennaio 2024 ore 17,30, Unimore

Gino Ruozzi
Giuseppe Pontiggia nell’ottica manzoniana

Giuseppe Pontiggia tratta il tema delle “generazioni” sul piano famigliare e letterario, dalla contemporaneità ai classici. Il rapporto è interrogativo e formativo, nella prospettiva di un rapporto critico con la vita e con la cultura. Guardando al passato e al futuro nell’ottica dell’”utilità” manzoniana.

Mercoledì 7 febbraio 2024 ore 17,30, Unimore

Alessandra Sarchi – l’incontro si terrà nell’auditorium di Palazzo Baroni, nuova sede di UNIMORE, in Viale Timavo 93 e sarà aperto al pubblico, a ingresso libero.
Così lontani, così vicini. I romanzi come luogo di demarcazione del tempo e delle generazioni.

Dai Buddenbrook ai Malavoglia la letteratura italiana e mondiale è ricca di romanzi in cui si affronta il tema del contrasto fra generazioni. L’intervento di Alessandra Sarchi ci accompagnerà in un breve excursus letterario sul Novecento prima di approdare a due recenti romanzi della stessa relatrice, Violazione (Einaudi 2012) e Il ritorno è lontano (Bompiani 2024), in cui il tema del rapporto fra generazioni è messo a nudo con acume.

Maggiori dettagli sul ciclo di incontri

Info

Contributo di partecipazione al ciclo di incontri
35 euro

Iscrizioni aperte dal 4 dicembre 2023
anche on line con bonifico bancario alla LUC  IBAN IT25D0200812834000100351436

Informazioni: tel.0522 452182
www.liberauniversitacrostolo.it
info@liberauniversitacrostolo.it
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Organizzato da:
LUC con il sostegno di Fondazione Manodori in collaborazione con
Unimore

 

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