Circoli e associazioni a Reggio Emilia

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La vita pubblica delle città si svolge da sempre in spazi deputati, quali circoli, associazioni e club, in cui si sviluppa la socialità e dove vi è scambio di idee e opinioni, dove nascono confronti e dibattiti che trovano poi concretezza anche nello spazio politico e nelle associazioni, laiche o religiose.

Le relazioni che si sviluppano nei circoli, soprattutto per il mondo maschile, sfociano nell’ambiente degli affari e del lavoro, ambienti a cui ha accesso anche la classe medio borghese, in modo libero e democratico: qui persone facoltose si trovano a fianco delle meno abbienti, condividendo le stesse aspettative e gli stessi obiettivi.

Gli spazi pubblici nel cuore della città si trasformano a seconda delle esigenze, come grandi luoghi di aggregazione popolare e collettiva, per ospitare le tombolate o gli eventi sportivi di grande richiamo.

Nella seconda metà dell’800, a seguito delle profonde modificazioni economiche e sociali conseguenti all’avvio dell’industrializzazione e alla formazione dello Stato unitario, si sviluppa il movimento associativo delle classi lavoratrici. Nascono così le prime Società di Mutuo Soccorso e le Società Operaie di Mutuo Soccorso, con gli scopi principali dell’assistenza e beneficenza, come punto di riferimento per la nascente classe operaia. Basandosi su principi quali la mutualità, la giustizia e la libertà, le S.M.S. diventano soggetti essenziali per la creazione di luoghi di ritrovo, di cultura, di istruzione e di formazione politica, favorendo nel nascente proletariato la presa di coscienza della propria condizione sia politica che sociale. Nei primi vent’anni del 1900 il movimento associativo si sviluppa e si diversifica con la costituzione di CIRCOLI ricreativi, culturali e sportivi. Nascono in questo periodo, le sedi delle associazioni, destinate in primis all’organizzazione politica, ma visti anche come luoghi di ricreazione, dove i lavoratori possano trascorrere le loro domeniche e le ore libere dal lavoro.

Fantuzzi, Giuseppe – Società nazionale di Patronato e Mutuo Soccorso a favore delle Giovani Operaie. sede di Reggio Emilia, Reggio Emilia, L. Bonvicini, ca. 1900

Membri dell’Associazione Gioventù Cattolica Italiana, ca. 1920
Ristampa da negativo eseguita per l’iniziativa “Reggio nel cassetto”.
Da fonte orale: “Gioventù femminile cattolica italiana, Parrocchia di S. Giacomo”.
Collezione Alberto Masoni


Sevardi, Roberto –  Soci della Società di mutuo soccorso barbieri e parrucchieri : Carpineti, ca. 1920

 

Circoli, associazioni e comunità

Alcune realtà della città hanno raccolto le proprie memorie sia in forma di album, sia di archivi veri e propri, che conserviamo ora in Fototeca della Biblioteca Panizzi. Citiamo qui solo alcuni casi, come il Circolo Giovanni Zibordi, di cui la fototeca conserva l’album fotografico, donato nel 2016 da CONAD Le Querce, relativo all’attività della Filodrammatica del periodo tra il 1940 e il 1950, costituito da 42 pagine con 195 fotografie che documentano spettacoli, messe in scena, balli e attività culturali.




 

Depositato in Fototeca nel 2012, il fondo dell’Unione Donne Italiane consiste in più di 2.000 positivi alla gelatina-bromuro d’argento di diversi formati e raccoglie e documenta l’attività della Sezione di Reggio Emilia dell’U.D.I. dal 1946 al 1991. E’ un importante sguardo sulla realtà femminile della città.

Assemblea dell’UDI al Teatro Ariosto, 1945 Gelatina bromuro d’argento su carta baritata, 9×14 cm Archivio UDI Reggio Emilia


Convegno donne reggiane, ca. 1952 Gelatina bromuro d’argento su carta baritata, 11×15 cm Archivio UDI Reggio Emilia

 

In Fototeca sono poi conservate più di 5.000 fotografie provenienti dall’archivio della Camera del lavoro. Il fondo conserva fotografie dal 1947 al 1980 circa che documentano l’attività della Camera del Lavoro, gli scioperi e le lotte delle Reggiane del 1952.

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