Riccardo Varini_Bagni di luce

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E’ una vera e propria immersione, piuttosto che nell’acqua, nella luce calda che emana il complesso dei Chiostri di San Pietro. Così è un abbandonarsi all’abbaglio e al reverbero senza paura, circondato solo dal silenzio  in cui ritrovarsi per meditare, rallentando i tempi frenetici della città e ritrovare quiete, positività, speranza. Mai come in questo caso il Silenzio è d’oro ed il guardare e la fotografia diventano terapeutici perché alla fine l’uomo cerca sempre la luce…

 

 

Fotografie scattate all’interno dei Chiostri di San Pietro, in massima parte dopo il restauro.

Riccardo Varini nasce nel 1957 a Reggio Emilia. Fondamentali nel suo percorso sono l’incontro con Luigi Ghirri ( 1984) e il “ chiarismo” della scuola di Guidi e Morandi.
Da questi dialoghi e contaminazioni nasce un suo linguaggio più rarefatto e poetico, che gioca fra natura e animo umano e che darà la luce al suo lavoro più caratteristico (Silenzi), grandi spazi chiari e piccoli segni. Fotografie sobrie, senza dimensione del tempo, fatte per meditare.
Nel 2006 fonda nella sua città una galleria dedicata esclusivamente alla fotografia.
Nel 2007 le sue opere sono archiviate da Arturo C. Quintavalle presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma.
Nel 2009 espone nel circuito ufficiale di Fotografia Europea dove, dai questionari, la sua mostra risulterà fra le più gradite dalla critica e dal pubblico. Espone successivamente in molte città italiane e all’estero partecipando anche al MIA Fair di Milano ( dal 2012 al 2014). Una sua immagine sarà scelta da Le Monde come rappresentativa della fiera stessa.
Nel 2013 espone a Ravenna, Modena e Berlino e partecipa al Simposio internazionale su Luigi Ghirri, organizzato dalla British School di Roma. Nel 2014 espone a Parma, Parigi, Tokio e a Montecarlo per il mese della cultura italiana. Espone un lungo lavoro ispirato ai pittori fiamminghi (Assenze) ai Musei Civici di Reggio Emilia.
All’ inizio del 2015 esce la sua monografia edita da Skira, curata sempre da A. Carlo Quintavalle. Nel 2016 è in mostra a Milano con un lavoro commissionato da Ducciograssiarchitects sul nuovo negozio Max Mara, alla Reggia di Colorno ( PR), a Mantova e ai Chiostri di San Domenico di Reggio Emilia con un antologica di 180 stampe in fine art con varie tematiche.
Nel 2017 con i suoi corsi e workshop sulla composizione è ospite anche a Matera.
Nel 2018 rende omaggio al suo grande fiume con una mostra “A Po” a cura di G. Berti  e nel 2019 espone ad Arles e collabora con il film di A. Scillitani “L’Appennino che suonava”.
Nel 2020 prepara per FE la mostra alla Banca Albertini. “Tra anima e incanto”, rimandata.

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