I Ragazzi Zitti_Sofia Reverberi

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Sofia Reverberi nasce a Bologna il 14 Giugno 1998, è vissuta a Reggio Emilia fino alla sua prematura scomparsa il 10 Giugno del 2020, a pochi giorni dal suo ventiduesimo compleanno. Sofia, persona con autismo, dimostra impegno e determinazione, instancabile, non si arrende e durante il secondo anno di frequenza alla scuola Primaria “Aldo Dall’Aglio” inizia ad utilizzare, nella scrittura, la Comunicazione Facilitata Alfabetica, che le consentirà di esprimere liberamente il proprio pensiero. Entra a far parte de Il Giardino del Baobab di Reggio Emilia, con cui ha pubblicato, insieme ad altri autori e autrici, il libro di fiabe e racconti “Ti racconto il mare? Parole, onde, sogni” Nel 2012 viene premiata al concorso “Il tema più bello-Premio Marta Spallanzani”. “Mi presento: sono io” è stato elaborato alla Scuola Secondaria di Primo Grado S. Pertini di Reggio Emilia, e pubblicato sul Resto del Carlino di Reggio. Nel luglio 2018 conclude il suo percorso scolastico presso il Liceo delle Scienze Umane dell’Istituto d’Istruzione Superiore Matilde di Canossa di Reggio Emilia. Nel 2019 riceve il premio “Il Saggio – Città di Eboli” XXIII Concorso Internazionale di Poesia, Sezione Lingua, Premio Città di Eboli per la poesia “Fino stanco mio essere”.

Sofia è colore, pizzo, bracciali tintinnanti. Sofia è lotta per ogni prova incontrata. Sofia è lama affilata che taglia via le ipocrisie. Sofia è sorrisi, abbracci soffocanti, mille desideri. Sofia è famiglia. Sofia sarà sempre un’occasione per noi tutti, se sapremo coglierla.


Ho sognato amore

Ho fatto un sogno
Ho visto un mondo gioioso, molto felice
in cui tutti formano immensi, timorosi turbini d’amore.
Ho visto un mondo in cui nomi diversamente uguali si incontrano
e si parlano anche se non usano la stessa lingua.
Non mi voglio io illudere, non mi voglio io illudere.
Vorrei ma mi guardo intorno e vedo lamentosi esseri
dimostrare la loro faccia peggiore.
Vorrei ma mi vedo davanti lagnosi uomini fare di tutto per seminare odio.
Vorrei ma vedo volti stupefatti, indignati ma incapaci di reagire.
Mi unisco ai pochi che vogliono tentare fino allo sfinimento.
Perché un giorno tutti si destino da ansie e paure
Perché un giorno dovremo
un giorno diremo
un giorno rivivremo
un giorno finiremo di farci portare via da idee violente e da omuncoli, finti uomini duri.
Uomo è chi sa fiutare amore
anche dove sembra che non si possa più trovare.

Fino stanco il mio essere

Vorrei mostrare la mia molteplice nominata bravura.
Giorno dopo giorno mi mostro più forte
Grande fuori e dentro
Forte nell’ottuso mondo di normalità
Gioco con mille impacci per violare la staticità
Gioco dimenticandomi diversamente portatrice di problemi
Riduco tutto il male per sentirlo meno doloroso
Fino a mostrarlo agli altri come perfetta fiera gioia
Gioco con le mie idee bizzarre
Gioco con tutta me stessa moltiplicando le risate del mio cuore
Ho notte e luce in me
Nero profondo, dune more, violini impazziti
Bianco famelico di lame assolate, burro sciolto al sole.
Ho due modi di stare al mondo
Due nomi di me stessa
Ho due mondi in me
Faccio coincidere attimi forse eterni come sprazzi di petardi nel petrolio.
Guerra brutale e pacifica calma mi conducono sempre
cimentandosi in mille piroette.
Bertucce mordenti e bradipi rallentati controllano il mio movimento.
Ho bisogno di mirare e rimirare molteplici finestre
per notare un tutt’uno definito nello spazio.
Non mi arrendo, lotto dentro me, con forza bruta.
Vince uno lento e vince uno svelto
Unicità non era memoria,
il nome mio sarà minuscola, misera cosa di fronte all’infinità di nomi del mondo.
Forse mi sarà dato un compito
essere me stessa dentro e fuori
morsicando la vita
per assaporarne il succo fresco di esistenza intensa.


L’Associazione di Promozione Sociale “Il Giardino del Baobab” di Reggio Emilia nasce dal desiderio di promuovere la cultura dell’Unicità della persona e della differenza come risorsa, di dare voce e riconoscimento al pensiero ricco e profondo di chi finora era costretto al silenzio perché non in possesso di linguaggio verbale, creare occasioni di incontro, di conoscenza e di riflessione.

Indomiti è un progetto editoriale all’interno dell’associazione. Si occupa in particolare di progettazione culturale, mettendo al centro il contributo e il ruolo dei ragazzi disabili per una prospettiva nuova. Indomiti vuole scardinare le certezze del pensiero odierno, proponendo un pensiero differente, per ribaltare il punto di vista di chiunque incontri, valorizzando l’unicità di tutti:“ognuno ha la sua verità, è questione di angolazione”.



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