Notte di luce diffusa

3443
0
Condividi:

NOTTE DI LUCE DIFFUSA, un progetto di Reggio Emilia Città Senza Barriere, promosso da Farmacie comunali Riunite e Comune di Reggio Emilia.

Inaugurazione 5 dicembre 2020, installazioni visibili fino all’8 gennaio 2021.

Quest’anno, per celebrare il 3/12/2020, Giornata internazionale delle persone con disabilità, è stato chiesto agli operatori dei Musei di proporre installazioni artistiche da realizzare insieme alle persone fragili. In un anno così difficile e faticoso per tutti, in cui non è stato possibile, come negli anni scorsi, organizzare una Notte di Luce “in presenza”, abbiamo pensato che uno dei valori che volevamo promuovere fosse il Diritto ad essere protagonisti attivi nella creazione di opere d’arte per la città, e che fosse importante favorire il benessere, inteso nel senso dello stare bene e divertirsi insieme. Nel mese di novembre abbiamo incontrato persone fragili e con disabilità – nei luoghi che normalmente li ospitano o, in alcuni casi, invitandoli a raggiungerci presso i laboratori del museo del Tricolore – e abbiamo lavorato insieme alla realizzazione di installazioni luminose da allestire in piazza Fontanesi e in piazza Casotti.

Per piazza Fontanesi l’idea è stata quella di “abbassare” la luce dei lampioni, rivestendo i corpi illuminanti con pellicole blu, in modo da creare una dimensione intima e raccolta. Contestualmente, sono state proiettate a terra, come tappeti luminosi, grafiche e frasi realizzate in collaborazione con il laboratorio ArtFactory 33: i passanti sono così indotti a fermarsi e a riflettere sull’importanza e sul valore della diversità, e anche a “vedere” le cose da un punto di vista differente. Molto suggestive e attuali le frasi inserite nella trama dei tappeti di luce: “cercando un momento dove il mondo sembri giusto” , “aspettando senza avere paura domani” e ancora “varco soprannaturale: te la senti”? e “a dicembre la città si spense in un istante”.

Per il progetto di piazza Casotti, invece, abbiamo organizzato vari appuntamenti con piccoli gruppi di persone con disabilità, per condividere l’ideazione di un’opera collettiva. L’esperienza è stata molto formativa e coinvolgente dal punto di vista emotivo per entrambe le parti: la sensibilità e l’entusiasmo delle persone che hanno collaborato attivamente sono stati fondamentali per il raggiungimento del bellissimo risultato, soprattutto perché proprio tutti hanno dato il loro contributo – e lasciato quindi la propria impronta originale – attraverso un’immagine disegnata, ritagliata e appesa. L’installazione consiste in una leggera rete appesa fra le facciate degli edifici a cui sono attaccate svolazzanti decorazioni ritagliate su pellicola dicroica, tratte dai disegni delle persone con disabilità.

L’installazione “luccica” sia di giorno, con gli addobbi che, a seconda delle condizioni di luce e vibrando con il vento, cambiano continuamente colore; sia di notte, grazie alla illuminazione artificiale che li valorizza in un modo ancora differente. Tutte le sagome sono state ideate, disegnate e ritagliate dalle persone fragili, e quindi ognuna di essa è diversa dall’altra. Anche il montaggio sulla rete è avvenuto insieme a loro: una parte delle decorazioni è stata attaccata alla rete in Polveriera, una parte è stata composta in sala del Tricolore, location d’eccezione che ha emozionato i nostri collaboratori.

Il risultato è bellissimo e molti dei “nostri artisti” vengono periodicamente a trovarci in piazza Casotti per ammirare l’ opera realizzata e per cercare la propria forma ritagliata appesa alla rete, un modo per affermare: “ci sono anche io qui!”.

Sotto il portico di palazzo Casotti è stata collocata anche una speciale cassetta delle lettere in cui è possibile imbucare una cartolina indirizzata, ad una persona disabile, realizzata nell’ambito di Aspettando Notte di Luce 2020: un progetto di educazione alle differenze che da alcuni anni coinvolge migliaia di bambine e bambini delle Scuole primarie di primo grado di Reggio Emilia con l’ obiettivo di sensibilizzare al tema della disabilità e dell’accoglienza della diversità. In questo anno così particolare è più che mai fondamentale accorciare le distanze fisiche con un gesto simbolico. Ai bambini è stato chiesto quindi di realizzare una cartolina, a partire dalle parole chiave “fragilità, distanza, luce”, in cui ognuno potesse esprimere le proprie emozioni e i propri pensieri. Le cartoline imbucate nella apposita cassetta iniziano un viaggio: vengono consegnate ai centri diurni e socio-occupazionali della città per diventare un dono speciale e unico per le persone con disabilità. Ad oggi sono già pervenute più di 3.000 cartoline e questo testimonia l’efficacia dell’attività di sensibilizzazione nei confronti della diversità .

Di Francesca Monti, Linda Gualdi, Filippo Franceschini.



Torna al menù Focus Cultura

Condividi: