I ragazzi zitti_Simbiosi

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Giardino del Baobab

Vivere insieme: tutto ciò che vive è inserito in un insieme di relazioni, che legano tra loro i membri delle diverse specie naturali, gli uomini e gli animali, l’ambiente, la terra tutta. I ragazzi del Giardino del Baobab riflettono su questa trama complessa, che è condizione di vita ma che comporta per ciascuno di noi responsabilità e doveri. Si vive insieme salvaguardando la natura, rispettando i diritti dell’altro, imparando ad ascoltare, coltivando la memoria, anche quella del dolore.

Luce terra aria.

Di terra ci si nutre
Di aria si vive
Di luce infine siamo fatti.
(Simone Coruzzi)


Suoni silenziosi

Tutto sento suonare
melodia della vita.
Tutto vibra
rivelando il canto
dell’universale miracolo.
Silenzioso sento il mio cuore
mentre vesto il mio giorno di nuovo.
(Simone Coruzzi)


Albero

Umile amico
depositario
di tanti pensieri
ponte fra cielo e terra
tutore dei piccoli sogni
autorità ancestrale
esprimo a te il mio
grato pensiero.
(Camilla Cipelli)


Luce

Un’intuizione speciale
attendo da sempre
luce che rischiara il mio spirito
chiarendone l’intento.
Respiro a pieni polmoni
l’alito dell’universo
immergo gli occhi
nella bellezza del creato
risuono nelle viscere
il battito della vita.
E in questa immensità
un po’ mi perdo e
un po’ mi ritrovo
ancora una volta nuova.
(Camilla Cipelli)


Ascolta il mare

Ascolta il mare.
Batte l’onda sulla scogliera.
Sale al cielo il suono
unito al rauco verso
dei gabbiani. La mia voce
non raggiunge l’azzurro:
voce non ho.
Sento felice
la vita della terra,
m’invita a non disperare.
Ascolto il pulsare sonoro
del mio cuore.
Sogno nuovi
lidi dove approdare,
dorate spiagge dove
lieve soffia il vento e
alita un vago, dolce
futuro.
(Giulia Caberti)


Mare

Blu m’avvolge
di forma liquida
e di energia densa
Sostenere sa
le pesantezze
dell’animo mio
Mare
profondo e misterioso
come una madre
mi proteggi
Un grazie ti devo.
(Francesca Cavazzoni)


Il concerto

Un’emozione violenta
m’avvolge
melodia di note vivaci e gioiose
in me si compone.
Entusiasta il mio corpo
danza
felice il mio spirito
sorride.
Tremanti di gioia corpo, mente e spirito
unitamente
riscoprono la bellezza di essere vivo.
(Giovanni Malanca)


Come un giardiniere

Amore non conosce
scopi né fini.
Solo si dà
solo si riceve.
Basta a sé
poiché non ambisce
a ricompense
né a note di merito.
L’animo innamorato
si preoccupa più dell’altro
che di se stesso,
niente pretende
poiché nulla
considera dovuto.
Come un giardiniere attento
cura il suo giardino
toglie le erbacce di inutili discussioni
innaffia con parole gentili
zappa le zolle per ridurre
la durezza del terreno
da testarde rivendicazioni.
Amore è fine e scopo a se stesso.
(Giovanni Torreggiani)


Riesco a sentire

Riesco a sentire i vostri fini pensieri
anche in questo momento
in cui siamo lontani e molto stranieri.

Riesco a vedere i vostri volti
fino a trovare i vostri occhi
in cui ritrovare il nostro timido, timoroso, fioco silenzio
ricco di sensazioni, emozioni, movimenti sciolti.

Riesco a unire i nostri cuori sino a gioire immensamente
in un profondo, timido, floreale impegno.
Al mondo intero possiamo dimostrare
che il vero amore non si esprime in modo diverso, ma integrando eternamente.

Riesco a ricordare il nobile impegno di alcuni umili, forti amici
che finirono per intuire il mio particolare pensiero.
Si mostrano positivi e riguardosi
timidamente impegnati oltre l’ottimo, importante, timido rispetto gioioso fra compagni
felici.

Io lo intuisco dal vostro silenzioso, simpatico rispetto.
Ascolto oltre le vostre parole ciò che avete nel vostro cuore.
Non grido di gioia oppure non riesco a rimanere immobile
solo al pensiero di perdervi in un futuro ormai troppo vicino.

IO vi ringrazio tutti immensamente
per aver saputo capirmi con il cuore.
In altri nomi io vi ricorderò gioiosamente
in potenti diversi giochi d’amore.
(Sofia Reverberi)


Intrecci

La vita è fatta di intrecci
strade che si incontrano
per poi tornare a separarsi.
Persone
che percorrono la stessa via
per trovarsi e riconoscersi
anime
che si comprendono in un attimo
intrecci
che segnano la nostra vita
congiungendo passato, presente
nell’aspettativa futura.
(Anna Scaruffi)


Poesie fioriscono

Poesie fioriscono
come mondi
nell’infinito ripetersi
di parole
come segni di speranza.
Remi predico,
ma barca non ho
per viaggiare nel mare della vita.
Piedi ballano una danza invisibile
forse disegno non comprendo
ma continuo a ballare.
(Eleonora Campani)


Dialoghi

Un sussulto,
vulcano che erutta.
Parole,
a nube di polveri,
piovono.
Imbiancate,
sentono
laviche teste.
Il cuore comprende?
La Terra sobbalza
a dire la sua
e il cuore,
delle laviche teste,
ora ascolta e capisce.
(Anillo Sezzi)


La storia

La storia, io la ho memorizzata per
massacri. Posso formarmi con tali
racconti solo l’idea che di sangue mai
sia l’uomo sazio. Io elimino raramente
i ricordi. Perché l’uomo la sua storia
durante i secoli dimentica?
(Giovanni Bonioni)


Un giorno migliore

Un giorno migliore.
Arcobaleni resistono allegri sulle finestre
provati i cuori più non li vedono,
lacrime di disastri e di guerre
riempiono i giornali e gli animi.
Rosso, giallo, blu, verde, viola, indaco e
arancio
tingono i cuori di speranza
ma arriverà davvero un giorno migliore?
(Giovanni Bonioni)


Homo Sapiens,
il risultato più alto dell’evoluzione, è, ancora oggi, messo in scacco da organismi primitivi e piccolissimi. Che fare? E’ possibile trarre qualche insegnamento dalla drammatica esperienza che stiamo vivendo?

Se mi soffermo a riflettere su quanto sta accadendo, mi sembra di essere precipitato in una situazione irreale, in un mondo capovolto: da manovratore della vita sulla terra, l’uomo si ritrova oggi creatura fragile e vulnerabile. Malattia e morte, che ci illudevamo di aver allontanato, se non sconfitto, dal nostro orizzonte sono di nuovo in primo piano. Che cosa si è inceppato in un meccanismo che sembrava perfetto? Lo sfruttamento insensato di risorse naturali ha incrinato per sempre un delicato equilibrio, che durava da millenni. Oggi il dominatore si scopre senza difese ed ecco che va a ricercare nel mondo animale offeso la colpa e insieme il rimedio per la sua vita e le sue paure. …. Ancora una volta troveremo la soluzione ma, se non saremo più cauti e più rispettosi, verremo presto trascinati nel gorgo della nostra follia. Una volta smontati dalla giostra palpitante e mostruosa che ci travolge ora, ci troveremo di fronte a un nemico ancor più micidiale ma non responsabile, perché da noi scatenato. Nuovi bersagli, altre dissipazioni, ancora vittime. Il racconto biblico dell’arca ci dice che, nel progetto di popolamento della terra, tutti gli animali, puri e impuri, dovevano essere salvati, tutte le forme di vita, egualmente necessarie. Se non capiremo questo, se non cambieremo, l’olocausto senza colpevoli è destinato a continuare. In questi giorni, recupera tutta la sua forza il racconto di Noè, che salva sull’unica arca la sua famiglia umana e insieme quella animale.


La nuova arca

Dio aveva scelto chi salvare.
Oggi chi sceglierebbe?
Vedo Noè indeciso
se dare scampo all’uomo
o lasciarlo al suo destino.
Animali indifesi
senza colpe
si affrettano a salire.
Da lontano all’improvviso
un fragore,
uno scalpitio di bimbi:
arriva l’innocenza.
Anche questa volta la scelta
sarà giusta e spietata.
A terra resterà la spavalderia
di chi si pensava
onnipotente.
Il mondo senza colpe si salverà
e ad equilibrio antico-nuovo
con la natura farà ritorno.
Un nembo lontano,
pioggia incessante
poi sole accecante di speranza.
(Edoardo Carone)


Lettera a Stefano Mancuso,
autore del libro La nazione delle piante

Caro Mancuso,
molto interessante e condivisibile trovo il tuo discorrere sulla nazione delle piante. L’importanza delle piante non è data solo dal loro 80 per cento della massa biosfera o dal loro esistere da milioni di anni , ma soprattutto dal loro portare vita. Nulla potrebbe esistere senza l’ossigeno che esse producono. Il regno minerale deriva in gran parte dal regno vegetale come ad esempio i coralli o le alghe delle scogliere di Dover. Nell’universo tutto è interconnesso e non vi sono gerarchie ma ogni essere è legato all’altro.

Come l’enorme baobab che sfidare sa i secoli portando ossigeno, ombra, conservando acqua, ben ancorato a terra ma con le fronde rivolte al cielo, così l’uomo dovrebbe imparare l’umiltà del servizio ed utilizzare la mente e l’energia creativa per il bene di tutti.

(Anillo Sezzi)

Ciò che le piante dicono
Itinerario laboratoriale sulla scrittura, la fotografia, il libro e l’ambiente
Un progetto di Elisa Pellacani con Laura Sassi e il Giardino del Baobab
In collaborazione con Scuola Itinerante del Libro – Associazione ILDE Associazione Gramigna – Giardino Officinale di Gabrina


L’Associazione di Promozione Sociale “Il Giardino del Baobab” di Reggio Emilia nasce dal desiderio di promuovere la cultura dell’Unicità della persona e della differenza come risorsa, di dare voce e riconoscimento al pensiero ricco e profondo di chi finora era costretto al silenzio perché non in possesso di linguaggio verbale, creare occasioni di incontro, di conoscenza e di riflessione.

Indomiti è un progetto editoriale all’interno dell’associazione. Si occupa in particolare di progettazione culturale, mettendo al centro il contributo e il ruolo dei ragazzi disabili per una prospettiva nuova. Indomiti vuole scardinare le certezze del pensiero odierno, proponendo un pensiero differente, per ribaltare il punto di vista di chiunque incontri, valorizzando l’unicità di tutti: “ognuno ha la sua verità, è questione di angolazione”.



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