Paolo Cendon_Reggio Emilia ha acceso una luce

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Paolo Cendon

Il 14 dicembre Reggio Emilia ha deciso – prima città in Italia – di istituire presso l’Ufficio di Stato Civile del Comune, un Registro pubblico dei “Progetti esistenziali di vita delle persone fragili”, destinato alla registrazione dei documenti nei quali illustrare desiderata e bisogni, nonché le aspirazioni fondamentali di vita delle persone con condizioni significative di disabilità. Un progetto pilota nato nell’ambito di “Reggio Emilia Città senza barriere” grazie alla collaborazione tra Comune di Reggio Emilia, Farmacie comunali riunite (Fcr), Azienda Usl e Fondazione Durante e Dopo di Noi, che ha l’obiettivo di farsi carico dei desideri delle persone con particolari fragilità per custodirli come comunità attenta alle persone nella loro globalità e garantire loro la migliore qualità di vita possibile, anche nel momento del venir meno del sostegno familiare.

Il prof. Paolo Cendon, che ha collaborato con il Comune a questo importante traguardo, ci ha inviato questo video, in cui definisce questo importante traguardo “una luce che Reggio Emilia ha acceso“.

Paolo Cendon

Nato a Venezia, già professore ordinario di Diritto Privato nell’Università di Trieste.  Fra i suoi libri, Il prezzo della follia, Il Mulino, 1984; Parole all’indice, Giuffrè, 1994; Colpa vostra se mi uccido, Marsilio, 1996; Anime folli, Marsilio, 1997; I malati terminali e i loro diritti, Giuffré, 2003; L’orco in canonica, Marsilio, 2016; I diritti dei più fragili, Rizzoli, 2018; Storia di Ina, Aliberti, 2020. Ha redatto nel 1986 il progetto di base per l’Amministrazione di sostegno, entrata in vigore nel 2004: v. Pol.dir., 1987, pp. 621-666. Coordina la c.c. scuola triestina, che ha “inventato” il danno esistenziale, figura centrale della nuova responsabilità civile. È presidente di “Diritti in Movimento”. Cura la rivista  www.personaedanno.it, che ha in agenda, oltre all’abrogazione dell’interdizione, la messa a punto di un nuovo diritto per le persone vulnerabili: fra cui il  ”patto di rifioritura”, l’ “ufficio sportello comunale per la fragilità”,  il “progetto esistenziale di vita”.
Ha curato negli anni varie opere collettanee: ad es.  Un altro diritto per il malato di mente, ESI, 1988;  I bambini e i loro diritti, Il Mulino, 1991;  Il bambino e le cose, F.Angeli, 1993; Handicap e diritto, Giappichelli, 1997; Trattato breve dei nuovi danni, Cedam, 2001; Persona e danno, Giuffrè, 2004;  Il diritto delle relazione affettive, Cedam,  2004: Amministrazione di sostegno, con R.Rossi, Utet, 2009; Responsabilità civile, Utet, 2° ed. 2020.


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