Jason Dodge_Una finestra aperta in permanenza

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A permanently open window (2013) è la prima installazione permanente di Jason Dodge, artista americano con base a Berlino.
Il progetto è stato concepito in uno spazio industriale dismesso, poi trasformato in centro commerciale aziendale, adiacente alla Collezione Maramotti.
L’opera, realizzata nella ex torre elettrica della vecchia fabbrica, si compone di tre elementi: una finestra aperta in permanenza sulla sommità della torre (come abbraccio di tutto ciò che è nell’aria), due porte di legno di cedro in successione tra loro (come doppia soglia per un potenziale passaggio di corpi d’aria) e una scultura intitolata Alfabeto.
Nel trittico questi elementi si sostituiscono ai cavi dell’elettricità ad alta tensione che un tempo attraversavano la torre e si connettono tra loro in un nuovo ordine spaziale e percettivo.
La vita nascosta delle piccole cose, gli oggetti impiegati, spesso minimali, sottratti alla loro funzione originaria, costituiscono un approccio usuale nella pratica artistica di Jason Dodge le cui opere mirano a conferire nuova vita agli oggetti e a generare nuove e personali esperienze nello spettatore che diviene parte attiva nel suo lavoro. L’artista invita qui a incontrare l’opera con una particolare modalità performativa; in questo processo di avvicinamento e di scoperta, il luogo stesso (perchè di un luogo si tratta e non di un semplice spazio), connesso agli elementi dell’opera che lo “abitano”, tende a sovvertire il tradizionale approccio percettivo del visitatore che può sperimentare altri modi di concepire la forma.
Dodge, che spesso collabora con poeti contemporanei e la cui ricerca è intimamente legata alla poesia, legge qui i versi di “Dunce” di Mary Ruefle, in cui piccoli momenti di vita quotidiana diventano portatori di riflessioni più ampie, momenti in cui il passo del pensiero sembra oltrepassare il tempo reale.

 

 

DUNCE
di Mary Ruefle
2019
I am always up for a bog, said Mary.
I, too, am always up for one, said I.
And so we put on our rubber boots.
I love being in rubber boots, said Mary,
and I said the same. The ground sprang
as we bogged, the bog wavered as we sprang.,
orchids & mushrooms, mushrooms & orchids,
slender & pink, squat & brown.
And as the light fell the eyes of the fireflies
were all around, like Tinkerghosts.
There is in my house, she said, a stovelight
that never goes off. And in my car, I said,
there’s a dashlight that never goes off.
What warning has no end and ends without warning?
She thought I didn’t know!

 

In copertina: Jason Dodge A permanently open window, 2013, Ph. Dario Lasagni
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