FND / Aterballetto e La Toscanini _ The Other Side

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Quattro linguaggi si incontrano, e offrono il proprio contributo ad una creazione “time & site specific”, nata al tempo dell’isolamento, ma diventata via via un cantiere di ricerca articolato e complesso.

The Other Side, trasmesso in prima assoluta su Rai5 il 25 giugno 2020, è una storia – di Simone Giorgi – di solitudini che si rincorrono da una parte all’altra delle pareti, sul filo di grandi brani di repertorio (Ludwig van Beethoven) e di musiche scritte da Fabio Massimo Capogrosso.

Ecco lo spunto per la ricerca coreografica di Saul Daniele Ardillo intorno al corpo di danzatori che sono isolati da un’epidemia nella primavera del 2020, ma potrebbero esserlo in qualsiasi primavera della loro (e nostra) vita. Sotto lo sguardo e al ritmo del montaggio di Valeria Civardi. Con le suggestioni di un’opera pittorica di Luisa Rabbia, evocativa e materica al tempo stesso.

La Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto di Reggio Emilia e La Toscanini di Parma hanno lavorato insieme nei mesi di maggio e giugno 2020 per dare vita a una “(video)creazione musicale e coreografica” con i danzatori della compagnia e i musicisti della Filarmonica Arturo Toscanini.

Il 24 luglio alle 21.30, ai Chiostri di San Pietro nell’ambito della rassegna Restate, The Other Side sarà proiettato su grande schermo alla presenza del coreografo Saul Daniele Ardillo, che illustrerà il processo di creazione durante il lockdown, accompagnato da alcune dimostrazioni dei danzatori Giulio Pighini, Roberto Tedesco, Hélias Tur-Dorvault e Serena Vinzio.

Sento che tutti gli artisti coinvolti in questo progetto – spiega il coreografo Ardillo – viaggiano su tanti binari paralleli, ma tutti alla stessa velocità, tutti con la stessa intenzione. Paradossalmente questa situazione di rallentamento, chiusura e isolamento ha creato un effetto contrario: ci ha insegnato a comunicare, quindi ha acuito l’ascolto e l’empatia. È “facile” ma soprattutto divertente insegnare movimenti in videoconferenza, per la gioia di farlo ma anche per la gioia di vedere empatia nel farlo. È proprio come ciò che si racconta sulla cecità: acuisce gli altri sensi

Siamo partiti da un’immagine semplice – racconta Giorgi – un muro che separa due stanze. Un muro che separa due persone: due esseri umani in due stanze attigue ma non comunicanti, se non per quello stesso muro che le divide. Due esseri umani vicinissimi eppure irraggiungibili l’uno all’altro. È un’idea che avremmo potuto realizzare in teatro, con un muro a separare due performer. Un’idea che, pensando a un prodotto audiovisivo, anche oggi, con le limitazioni che abbiamo, è realizzabile quasi come se quelle limitazioni non ci fossero, e al contempo proprio in virtù di quelle limitazioni si carica di senso: sono gli occhi dello spettatore a tenere insieme ciò che insieme non è.

Ciascun danzatore avvertirà nella (immaginaria) stanza accanto, la presenza di uno sconosciuto musicista che suona. E sarà quella musica ad irrompere nella sua solitudine e trascinarlo verso una danza che diventerà, una volta di più, comunicazione profonda. Sarà quella musica a metterlo in relazione profonda con tutti gli altri danzatori.

concept Saul Daniele Ardillo e Simone Giorgi

coreografia Saul Daniele Ardillo
dramaturg Simone Giorgi
filmmaker – montaggio video Valeria Civardi

musiche Ludwig Van Beethoven (Sonata in mi bemolle maggiore n. 26 op. 81 “Les adieux” – II movimento – andante espressivo; Trio in do minore n. 3 op. 1 – IV movimento – finale prestissimo; Sinfonia in la maggiore n.7 op. 92 – trascrizione per trio – II movimento – allegretto)

composizione originale danza, Aterballetto, La Toscanini, Collezione Maramotti

danzatori Noemi Arcangeli, Damiano Artale, Estelle Bovay, Hektor Budlla, Martina Forioso, Clément Haenen, Philippe Kratz, Ina Lesnakowski, Grace Lyell, Ivana Mastroviti, Giulio Pighini, Roberto Tedesco, Hélias Tur – Dorvault, Serena Vinzio

musicisti Mihaela Costea (violino), Pietro Nappi (violoncello), Orazio Sciortino (pianoforte)

con la collaborazione di Collezione Maramotti, Reggio Emilia
si ringrazia Luisa Rabbia per l’opera
Love
2017
matite colorate, acrilico, impronte digitali su tela 274 x 513 cm
© Luisa Rabbia

una produzione Fondazione Nazionale Della Danza / Aterballetto e La Toscanini
con il sostegno di Collezione Maramotti, Reggio Emilia
in collaborazione produttiva con Ravenna Festival
produzione esecutiva: Fondazione Nazionale Della Danza / Aterballetto

LINK: https://www.youtube.com/watch?v=ghDeeIX73O0

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