Virgilio Sieni_Manifesto 111

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111. Manifesto politico poetico dei cittadini nasce a Firenze all’inizio del 2020 grazie all’incontro di numerosi cittadini che, partendo dalle loro esperienze dirette sulle pratiche del gesto e la relazione con il territorio, hanno riflettuto sui temi “dell’operare in vita” e sulle risposte che la politica potrebbe individuare per la costruzione della “città che viene”. I cittadini si sono incontrati spontaneamente, stimolati dalla richiesta di Virgilio Sieni e grazie alla collaborazione di Giulia Mureddu, Delfina Stella e di tutti gli operatori dell’Accademia sull’arte del gesto. 

Qui la decrizione del progetto e il testo del Manifesto 111.

L’Accademia sull’arte del gesto, fondata nel 2007, propone un continuum di progetti nelle città e nei territori e tende a rinnovare l’idea della trasmissione del movimento secondo un approccio conoscitivo sul corpo in relazione con l’altro, con lo spazio, l’ambiente e la natura, sviluppando percorsi cognitivi, sul dialogo fisico-percettivo tra professionisti e cittadini, tra il gesto, il paesaggio e l’arte. L’Accademia sull’arte del gesto è rivolta a tutti: cittadini, artisti, amatori e performer, persone con diverse abilità che vogliono sperimentare, attraverso percorsi di trasmissione sul gesto, i temi che legano da una parte la crescita individuale allo sviluppo della comunità, dall’altra la memoria e la cura dei luoghi alla partecipazione attiva negli spazi della città.

Virgilio Sieni si forma in discipline artistiche e architettura dedicandosi parallelamente a ricerche sui linguaggi del corpo e della danza. Fonda nel 1992 la Compagnia Virgilio Sieni, affermandosi come uno dei protagonisti della scena contemporanea internazionale. Dal 2003 dirige Cango Cantieri Goldonetta Firenze, il Centro Nazionale di produzione per la danza nato per sviluppare ospitalità, residenze, spettacoli e progetti di trasmissione fondati sulla natura dei territori. Nel 2007 fonda l’Accademia sull’arte del gesto, contesto innovativo di formazione rivolto a professionisti e cittadini sull’idea di comunità del gesto e sensibilità dei luoghi. Dal 2013 al 2016 è direttore della Biennale di Venezia-Settore Danza. Nel 2013 è nominato Chevalier de l’ordres des arts et des lettres dal Ministro della cultura francese. Lavora per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei internazionali, realizzando progetti sulla geografia della città e dei territori che coinvolgono intere comunità sui temi dell’individuo e della moltitudine poetica, politica, archeologica.

In copertina, Divina Commedia Ballo 1265, Salone dei 500, Palazzo Vecchio, Firenze, 2015, ph. Ela Bialkowska

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