Ma non esiste #5

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di Collettivo FX

Manonesiste è un progetto nato da un po’ di persone interessate a raccontare le Officine Reggiane come sono oggi. Un’ex area industriale abbandonata diventata un vero e proprio quartiere abitato da persone senza fissa dimora. E del quartiere ha tutte le caratteristiche: vicini che collaborano e vicini che si odiano, il parrucchiere “di condominio”, l’area verde, i problemi con i rifiuti, gli schiamazzi.
Questo quartiere però, così come le persone che lo abitano, in sostanza non esiste. Non per il centro della città – dal quale è lontano solo pochi metri – non per la legge, non per i diritti. Manonesiste ha così voluto raccontare la storia di queste persone che esistono, ma è come se non esistessero.
Non hanno fissa dimora, nè tutele, nè libertà. Come sono arrivati qui? Come vivono? Da dove vengono? Le storie del “sindaco”, il “santo”, il “carpentiere”, la “volontaria” e il “calciatore” sono tutte ispirate a storie vere, raccolte alle Reggiane. Ogni storia è stata raccontata con le parole ma soprattutto attraverso delle opere realizzate in linoleografia in 30 copie che tra il dicembre 2018 e giugno 2019 sono state affisse in città, di notte, per essere “rubate” dai passanti. Gli “attacchinaggi” sono stati annunciati di volta in volta tramite il profilo instagram @manonesiste. Chi riusciva a recuperare e portare a casa l’opera trovava sul retro il link per leggere la storia del personaggio.

Tutte le storie sono ora disponibili su https://manonesiste.wordpress.com/.

Le immagini degli attacchinaggi sono su https://www.instagram.com/manonesiste/

 

IL CARPENTIERE
58 anni
Carpentiere
Cattolico Devoto a San Francesco
Gli hanno rubato letto e libri.
Ma non esiste.

Il carpentiere – Collettivo FX

Ode ha 58 anni e ne dimostra di più. Sarà perchè sembra affondare in vestiti troppo grandi per lui. Ha freddo. “Dovrei muovermi di più, stare fermo mi uccide. Ma sono stanco”. Ode sta aspettando di prendere messa.
E’ in doppia lingua, inglese e italiano “così mentre prego miglioro un po’, a leggere in italiano faccio ancora un po’ fatica. A parlare invece me la cavo benissimo, abito qui da più di vent’anni!”. Ode è un carpentiere con più di quarant’anni di lavoro alle spalle. “Un po’ qui, un po’ lì, la vita mi ha portato in tanti posti”. I suoi ricordi sono confusi, si affastellano in disordine, seguendo un filo proprio di pensieri belli e brutti, di orizzonti africani e di città europee.
Sono le sue ossa a ricordargli invece gli anni, gli sforzi, le cose che a voce non si possono raccontare. Zoppica.
“Aspetto questo momento tutta la settimana, pregare mi ricorda che la fede è tutto, che senza fede non siamo nulla. Prego insieme ad altre persone come me, che hanno poco, o niente. E invece abbiamo la fede, quindi abbiamo tutto. Ma oggi sono un po’ triste, non è un buon giorno per raccontare la mia storia. Da qualche giorno non ho più una casa. Avevo un mio angolo in un capannone, con un materasso, i miei vestiti, le foto, i libri. Le mie cose. Da qualche giorno le ha prese un altro e io non posso più andare. Lui è più giovane e grosso di me, come posso difendermi?”.
Ode si è fatto ancora più piccolo nei suoi vestiti, più gobbo, più stanco. “Vorrei poter avere un po’ di tranquillità, invece ho solo paura. Meno male che ho la fede. E allora ho tutto”.
#MANONESISTE

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