Leda Rafanelli_Abbasso la guerra!

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Brano tratto da Leda Rafanelli, Abbasso la guerra!, Milano, Soc. Editoriale Milanese [1915]

Abbasso la guerra! è il titolo del breve opuscolo che Leda Rafanelli scrive a ridosso della scelta interventista del governo italiano e pubblica nel 1915. In queste brevi ma dense pagine l’autrice, in un crescendo angoscioso, offre al lettore la sua dolorosa e intima elaborazione del definitivo abbandono di ogni speranza di pace per l’Europa e descrive puntualmente l’amara presa d’atto dell’impotenza della gloriosa e sofferta campagna antimilitarista degli anarchici. L’incredulità e lo sconforto si amalgamano poeticamente con la convinzione imperitura della bontà dei propri ideali e il tutto trova sfogo nell’unica azione possibile che rimane davanti all’ineffabile: maledire mille e mille volte la guerra.

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Leda Rafanelli (1880-1971) è una scrittrice e militante politica di origine pistoiese, dapprima operaia di tipografia e autodidatta, poi scrittrice ed editrice, anarchica e musulmana, antifascista e anticolonialista, sempre ribelle e radicalmente pacifista. Leda Rafanelli vive ogni esperienza con libera passione e acuta intelligenza, attraversando indomita la storia del Novecento.

Nel 2015 l’Associazione Amici dell’Archivio Famiglia Berneri – A. Chessa – APS ha promosso una riedizione dell’opuscolo a cura e con introduzione di Elena Bignami.

Elena Bignami è Dottore di ricerca in Istituzioni e Società (Università di Siena). Si occupa di storia del movimento operaio, con particolare attenzione alle relazioni di genere. Su questi argomenti ha scritto due monografie – «Le schiave degli schiavi». La “questione femminile” dal socialismo utopistico all’anarchismo italiano (1825-1917), Clueb 2011 e In viaggio dall’utopia al Brasile. Gli anarchici nella migrazione transoceanica verso il brasile (1876-1919), BUP 2017 – e diversi contributi, tra gli ultimi «Se le guerre le facessero le donne». L’opposizione delle anarchiche italiane alla guerra (1903-1915), in «DEP» luglio 2016 e Per una storia degli anarchici italiani in Brasile da un punto di vista di genere (1890-1932), in «Giornale di storia contemporanea» a. XXII/2017, n. 1. Nel 2018 ha curato il volume Le donne nel movimento anarchico italiano, uscito per Mimesis.

È fondatrice (insieme a Fiamma Chessa, curatrice dell’Archivio Famiglia Berneri – Aurelio Chessa, e a Chiara Gazzola, autrice tra gli altri di Fra diagnosi e peccato, Mimesis 2015 e Divieto d’infanzia, BFS 2018) e socia del Centro di Documentazione Donne Anarchiche dell’Associazione Amici dell’Archivio Famiglia Berneri – A. Chessa – APS.

L’Associazione Amici dell’Archivio Famiglia Berneri – Aurelio Chessa – APS senza fini di lucro è nata nel 2014 con lo scopo di valorizzare l’opera e le iniziative dell’Archivio Famiglia Berneri – Aurelio Chessa, con convegni, seminari, incontri, dibattiti, mostre documentarie e fotografiche e con altre analoghe iniziative anche in collaborazione con enti e istituzioni diverse. Attività che si accentreranno sulla storia dei movimenti politici e sociali, libertari e dei loro protagonisti, oltre che sui movimenti di emancipazione sociale e politica, nonché sullo studio critico del pensiero anarchico.

Nell’aprile del 2019, in seno all’Associazione Amici dell’Archivio Famiglia Berneri – Aurelio Chessa – APS si è costituito il Centro di Documentazione Donne anarchiche, di natura puramente culturale e durata illimitata nel tempo, in seguito al desiderio di dare vita a un luogo di incontro e di scambio di saperi intorno a un ventaglio ampio e articolato di tematiche che ruotano intorno alla storia delle soggettività femminili coinvolte nei processi di costituzione e sviluppo dell’anarchismo italiano. 

L’immagine Progetto grafico di Marzio Mirabella, in Archivio Famiglia Berneri – A. Chessa – Biblioteca Panizzi, già in Leda Rafanelli tra letteratura e anarchia, a cura di Fiamma Chessa, Reggio Emilia, Biblioteca Panizzi – Archivio Famiglia Berneri-Aurelio Chessa, 2008, pp. 210-211.

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