Panoràmic Festival: Open Panoràmic

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Panoràmic Festival

Festival Panoràmic: cinema, fotografia e molto di più a Barcellona e Granollers.
La open call internazionale “Open Panoràmic”

Panoràmic è un festival che ha come protagonista la fotografia e che si esprime attraverso discipline a questa correlate come il cinema, l’audiovisivo, le installazioni e altre pratiche artistiche contemporanee. Una proposta culturale speciale e unica che riflette sul ruolo della fotografia e del cinema, attraverso il lavoro di diversi creatori. Artisti come Martin Parr, Cristina de Middel, Sophie Calle, Antoine d’Agata, Albert Serra o Isaki Lacuesta hanno partecipato alle prime quattro prime edizioni. La sede principale del festival è Roca Umbert – Fabbrica delle arti, un’antica fabbrica tessile, ora convertita in centro di produzione artistica dal Comune di Granollers (Barcelona). Per offrire ulteriori opportunità di visibilità agli artisti invitati, quest’anno il festival ha collaborato con importati centri d’arte di Barcellona, dove sono state organizzate esposizioni e incontri.

La call Open Panoràmic rappresenta un momento importante di scambio e dialogo ed è rivolta agli artisti di tutto il mondo, senza limiti d’età. È un’attività pensata come un momento di incontro tra creatori, esperti del mondo dell’arte e pubblico. Gli artisti, selezionati dal festival, presentano il loro lavoro a curatori, galleristi, direttori di centri d’arte, in un meeting point che ha l’obiettivo di sostenere la promozione e la diffusione delle opere attraverso i canali, le reti o le istituzioni culturali da cui provengono gli esperti.

Quest’anno sono arrivati più di cento progetti e solo dodici sono stati selezionati. Gli artisti scelti in questa edizione sono: Albert Bayona [Spagna], María José Ribas Bermúdez [Spagna], José M. Delgadillo [Messico], Hanna Jarzabek [Polonia], Daniela Lucato [Germania], Nuria López Torres [Spagna], Nicolas Hermansen [Belgio], Raúl Alaejos [Spagna], Valya Lee [Russia], Colectivo Los Rotos [Spagna, Cile, Argentina], Abdoul-Ganiou Dermani [Togo / Germania] e Anamaria McCarthy [Perù].

Ne presentiamo qui otto che abbiamo ritenuto fra i più significativi rispetto al tema dell’edizione Extimacy:

Empty Rooms de Anamaria Mccarthy


Seismographical de Maria José Ribas


Cover de Raúl Alaejos


In the mood for love de Lee Valya


Embodiment de Nicolas Hermansen


Muxes de Nuria Lopes Torres


My Name is Sami de Daniela Lucato


Piętro 8 de Albert Bayona


Panoràmic è un’iniziativa di Albert Gusi e Fidel Balaguer (Grisart), patrocinata da Joan Fontcuberta. Attualmente è co-diretto da Laia Casanova, Joan Fontcuberta e Albert Gusi, con la produzione di Chiara Fabro. Dal 2019, il festival è partner di Giovane Fotografia Italiana con cui collabora per supportare e diffondere i lavori fotografici dei nuovi talenti, protagonisti delle diverse edizioni. Per l’edizione di quest’anno, che si è svolta fra il mese di ottobre e quello di novembre, è stato sviluppato il concetto di Extimacy che ha messo l’accento su tutti quegli aspetti legati all’intimità che smettono di essere privati o segreti e diventano di pubblico dominio, esplorando i confini tra il pubblico e il privato e analizzando come la necessità di condivisione spesso conviva con la paura di essere spiati e controllati socialmente. Nelle edizioni precedenti si sono approfonditi invece temi come il cinema in Film Still (2017), la rivoluzione con il titolo The Whole world is watching (2018) e lo spazio con Última Thule la conquista dello spazio (2019).

panoramicgranollers.cat
Facebook: @panoramicfestival
IG: panoramicfestival
Twitter:@panoramic_fest

In copertina, Barcelona Festival Panoramic a l’Arts Santa Mònica. Museugrafia de l’exposició “L’altre ubic. Migracions del cos fragmentat”. Foto di Jordi Play



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