Le reggiane per esempio 2020_ Mariam, Graziella, Olga, Khadija

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Sabato 13 Giugno nel giardino interno di Spazio Gerra si è tenuta l’edizione 2020 di “Le reggiane per esempio”, un bando che premia le donne reggiane che si sono distinte per l’impegno, con talento e creatività, a favore delle comunità locale.
Le categorie del premio quest’anno: Impegno sociale e solidarietà, Pace, Diritti Umani.

LE CANDIDATE

Due le candidature per la sezione under 40, Diana Bota e Mariam Ouhiya e sette quelle per la sezione over 40: Graziella Primoli Forte, Carla Tromellini, Mariachiara Alessandra Visconti, Bruna Ganapini, Olga Riccò, Irene Capitani e Khadija Lamami.
Le candidature – presentate da enti, associazioni e istituzioni reggiane – sono state valutate da una commissione composta dall’assessora alle Pari opportunità Annalisa Rabitti e dalle rappresentanti delle associazioni femminili di Reggio Emilia.

 

LE VINCITRICI

Le vincitrici, omaggiate del primo Tricolore dal Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, dalle assessore Annalisa Rabitti, Raffaella Curioni e Carlotta Bonvicini e dalla vicepresidente della Regione Emilia- Romagna e assessora al contrasto alle disuguaglianze e transizione ecologica Elly Schlein, sono state le signore Mariam Ouhiya, Graziella Primoli Forte e Olga Riccò.
A loro si aggiunge, con una menzione speciale, Khadija Lamami.

 

Per l’ambito impegno sociale e solidarietà pace/diritti umani under 40 è stata premiata Mariam Ouhiya “per l’impegno e la professionalità dimostrate a favore della comunità reggiana, per il lavoro quotidiano di fiducia e di stima nonché per la sua capacità di fare squadra, lavorando con competenza, rigore, passione e fantasia. È portatrice di due culture, quella araba e quella italiana e in entrambe riesce ad evidenziare le uguaglianze per costruire coesione fra mondi distanti ma vicini. È positiva e propositiva in ogni contesto, tutto questo per favorire l’integrazione e far crescere una cittadinanza consapevole ed attiva soprattutto nelle persone più deboli”. Nata nel 1985, mediatrice, insegnante di lingua italiana per stranieri, da cinque anni lavora con la associazione Filef in modo collaborativo, il rapporto con l’associazione è fatto di lavoro quotidiano, di fiducia , di stima reciproca, in un clima sereno e produttivo. Nel corso degli anni è stata sempre una risorsa preziosa ed è diventata punto di riferimento per volontari ed utenti.
(Nella foto Mariam Ouhiya  con l’assessora Carlotta Bonvicini e l’assessora Annalisa Rabitti)

 

Nell’ambito Impegno sociale e solidarietà pace/diritti umani over 40 è stata premiata Graziella Primoli Forte “per aver dedicato la propria vita al servizio della comunità e dei più poveri. Per la sua amabilità e dedizione per l’altro e verso l’altro. Ha da sempre svolto servizi caritativi insieme al marito ed alla sua famiglia, dalla mensa Caritas di via del Carbone all’armadio del povero in carcere, mettendo sempre al centro non il mero aiuto materiale, ma la relazione vera con l’altro”. Nata nel 1938, Graziella ha dedicato la propria vita al servizio della comunità e dei più poveri. Nella sua attività più che cinquantennale, e che dura tutt’ora, ha coinvolto diverse centinaia di giovani e adulti che hanno potuto avvicinarsi al sevizio, al volontariato, alle situazioni di povertà e disagio. Il marito, Luciano Forte, è stato segretario della Caritas reggiana. Quando ha compiuto 80 anni, Graziella ha chiesto in regalo una bicicletta per raggiungere più velocemente le persone che hanno bisogno.
(Nella foto Graziella Primoli Forte con il sindaco Luca Vecchi, il direttore della Caritas diocesana Isacco Rinaldi e il figlio Simone Forte)

 

Per l’ambito impegno sociale e solidarietà pace/diritti umani over 40, è stata premiata Olga Riccò “per aver dato forma concreta e quotidiana alla solidarietà internazionale con abnegazione e volontà di accompagnare il territorio in nuove e innovative forme di cooperazione internazionale che hanno toccato gli ambiti delle politiche sociali, educative, culturali ed economiche. A discapito della propria incolumità accetta di aprire la sua dimora e farla diventare un luogo di rifugio per molti combattenti della libertà del Mozambico, del Sudafrica e della Namibia. Per aver fatto prevalere nella sua azione anche l’aspetto informale della solidarietà, facendo diventare Reggio Emilia una casa sicura per tutti i popoli dell’Africa Australe e facendo conoscere la città di Reggio Emilia in paesi lontani come capitale della solidarietà italiana”. Nata nel 1935, cuoca delle scuole dell’infanzia di Reggio Emilia, nel 1972 ha accolto a Reggio Emilia il figlio di Samora Machel, all’epoca leader del movimento di liberazione del Mozambico. A discapito della propria incolumità, accettò di aprire la sua casa e farla diventare un luogo di rifugio per molti combattenti della libertà del Mozambico, del Sudafrica e della Namibia. Nel corso degli anni è stata volontaria del Comitato nazionale di solidarietà con l’Africa Australe che aveva sede a Reggio Emilia e supportava tutte le attività di accoglienza e cura dei popoli africani.
(Nella foto Olga Riccò con il sindaco Luca Vecchi e l’assessora Annalisa Rabitti)

 

La Commissione ha deciso di attribuire una menzione speciale per l’ambito Impegno sociale e solidarietà pace/diritti umani over 40 conferita Khadija Lamami “poiché rappresenta una voce originale e nuova nell’ambito della solidarietà, della pace e dei diritti umani. L’impegno sociale l’ha sempre contraddistinta. Ha dato vita con tante energie e passione, insieme alla Associazione Casa d’Altri, ad un progetto di rigenerazione urbana in un quartiere difficile della città, il caffè letterario Binario49, per riportare fiducia e cultura. Kadija sa essere una portatrice coerente di valori solidaristici nell’ambito della pace e dei diritti umani”. Nata nel 1979, marocchina di nascita e italiana di adozione, vicepresidente, animatrice e volontaria di Binario 49, un caffè letterario, un progetto di rigenerazione urbana in via Turri, nel quartiere della Stazione. Mediatrice culturale, una delle sue esperienze più significative vissute è stata quella di volontaria della Caritas diocesana di Palermo nell’ambito della operazione ‘Mare Nostrum’.
(Nella foto Khadija Lamami con la vicepresidente della Regione Elly Schlein e l’assessora Annalisa Rabitti)

Qui la diretta della premiazione:

 

Istituito nel marzo del 2010, il premio Le reggiane, per esempio è l’occasione per dare voce e visibilità alle reggiane che si sono contraddistinte per il loro impegno a favore della comunità o per le loro capacità professionali, l’intraprendenza, la creatività e il talento nei vari ambiti sociale, politico, sportivo o culturale. Nel corso degli anni, gli ambiti di assegnazione del premio sono cresciuti grazie ai contributi delle associazioni femminili che partecipano al calendario di ‘Trecentosessantacinque giorni donna’, promosso dall’Amministrazione comunale di Reggio Emilia e dedicato alle tematiche del femminile.

Altre informazioni: Le reggiane per esempio 2020

Scarica la cartolina dell’evento

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