artE’ pubblica!

Condividi:

Nell’ambito di What a Wonderful World la mostra su decorazione e ornamento organizzata da Fondazione Palazzo Magnani lo scorso autunno, è nata da LAAI – Laboratorio di Arte Ambientale Itinerante di Antonella De Nisco insieme a Giorgio Teggi, l’idea di ORNAMENTO  l’installazione urbana che ha restituito un esempio di quella dimensione intrinsecamente pubblica dell’arte.
Vera e propria tassonomia del decoro urbano in versione tessile che, attraverso le lettere tessute ed appese a formare la parola ornamento, conduceva il visitatore nel percorso fra le due sedi di mostra sottolineando quanto l’arte è forma/contenuto; possibilità/aspirazione; informazione/relazione…quanto attraverso di essa l’orizzonte di discussione si fa pubblico creando inevitabili momenti di confronto.
Abbiamo chiesto ad Antonella De Nisco e Giorgio Teggi una riflessione proprio sul tema arte pubblica.

L’artista che lavora “con” e “nello” spazio pubblico legge i luoghi e, attraverso le sue scoperte, propone visioni e metodi inediti per vedere lo spazio.
Non è un operatore culturale, un atelierista o un pedagogo, ma un soggetto che allena lo sguardo e l’intelletto per comprendere dati fisici, culturali, narrativi di un luogo in vista di un suo arricchimento poetico. Lo studio dei luoghi è, dunque, prodromico alla narrazione creativa che, per attuarsi, si regge sul coinvolgimento fattivo di altri soggetti. In questo processo è fondamentale l’intuizione del meccanismo semantico e del dispositivo fisico da parte dell’artista che permetta la sorpresa e l’arricchimento percettivo.
Il processo che s’instaura dalla lettura di un luogo, all’intuizione del dispositivo, alla sua realizzazione mette in modo relazioni fra le persone che, coautrici dell’intervento, ne diffondono i contenuti.
Innescando meccanismi confidenziali l’arte scende dove transitano le persone, nei luoghi della quotidianità.

Così le dinamiche relazionali e di partecipazione, anche intese come sostegno alle idee, possono trasformarsi in una necessità educativa entro la quale l’immaginario dell’artista può essere realmente condiviso, compreso da chi partecipa, riflette e si sorprende.
La partecipazione può assumere una valenza critica e sperimentale, anche e soprattutto, nell’uso gioioso e democratico dello spazio. L’artista si pone quindi come mediatore in grado di riconnettere luoghi e persone che attraverso la pubblicità dell’arte e della sua restituzione possono riflettere sulla propria identità e sentirsi parte di un rito collettivo.

L’installazione ORNAMENTO, realizzata per il centro storico della città di Reggio Emilia risolve la necessità di indicare il percorso di collegamento fra le due sedi espositive con un’installazione urbana effimera e policentrica che “scrive” nella città la parola ornamento.
I punti focali sono opere tessili che, come capilettera a scala urbana, cortocircuitano il tema della mostra.
I visitatori, nel transitare fra una lettera all’altra, producono un altro intreccio urbano di trama sull’ordito. La partecipazione all’evento artistico è diretta; la relazionalità fra artista, collaboratori, artigiani e pubblico innescata.
Ora le lettere diventano ornamento per altri luoghi e altre narrazioni: la M, incipit della sede del Museo MODATECA, la R festeggia l’anno dedicato a Rodari, nel giardino della Scuola Zibordi; le altre in attesa di partire.

Sito: www.palazzomagnani.it  
Pagina Facebook: @PalazzoMagnani
Instagram: palazzomagnani

Condividi: